Quali sono le migliori cantine italiane per una visita guidata? Grandi, più o meno famose ma soprattutto bellissime: scopri con me le 5 cantine che preferiamo in un viaggio da nord a sud.

L’Italia tutta è una nazione a dir poco completa, conosciuta nel mondo per le sue mille sfaccettature, i suoi terribili difetti, ma anche e soprattutto per i tanti pregi.

Paesaggi da sogno, che vanno dalla montagna al mare, passando per le dolci colline del centro Italia, ospitalità ed accoglienza eccezionali, percorsi eno-gastronomici unici.

In quasi tutte le regioni italiane vengono coltivate uve sia bianche che rosse, per la produzione di ottimi vini. Le aziende vitivinicole ed agricole non sono più semplici poderi o fattorie, ma sempre più spesso si trasformano in vere e proprie opere d’arte architettonica.

5 quinti – Monferrato

Fabrizio, Martina, Michele, Francesca e Mario, sono cinque fratelli e sono i cinque spiriti liberi e i cinque cuori pulsanti dell’azienda vinicola i “Cinque Quinti”, e sono coloro che hanno deciso di portare avanti l’attività famigliare nata quattro generazioni fa, con un tocco fresco e innovativo.

Il nome nasce proprio dalla loro essenza, cinque fratelli ognuno dei quali con le proprie idee e le proprie capacità che quotidianamente, e secondo il proprio modo, da il proprio contributo per far crescere l’azienda e raggiungere l’obiettivo comune.

Un grande obiettivo comune. Inizialmente era quello di riprendere a produrre vino come faceva il nonno, appoggiandosi alla Cantina sociale della zona, ed oggi è quello di essere indipendenti al 100% ed aprire a breve la propria cantina.

Tra le migliori cantine italiane per una visita guidata quella dei Cinque Quinti propone un’attività preziosa perchè permette di vedere gli infernot, scavati nel terreno, e vero e proprio patrimonio Unesco.

Infatti dal 2008, grazia alla passione per la terra di Fabrizio e Michele, grazie anche al piccolo di casa Mario, l’azienda ha espanso la proprietà terriera di circa 10 volte arrivando ad essere di più di cento ettari tra vitigni (Barbera, Cortese, Grignolino, Pinot Nero in primis), boschi, campi di grano e una tartufaia.

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Barone Pizzini – Franciacorta

Tom Stevenson, una delle maggiori autorità mondiali in fatto di vini spumanti, ha definito Barone Pizzini “una delle aziende più dinamiche in Franciacorta ad oggi “. I suoi vini sono ” vivaci, con un gusto fruttato e una purezza deliziosa”. Fondata nel 1870, è una delle più antiche cantine della Franciacorta ed è la prima a produrre Franciacorta da viticoltura biologica. La conversione inizia nel 1998,  e ad oggi fa scuola per il suo metodo di coltivazione e lavorazione di uva, sia per rispetto del terreno che per la dolce produzione naturale delle sue famosissime bollicine.

L’obiettivo primario dell’azienda è quello di produrre vini di qualità strettamente legati al territorio. Da qui la scelta di affidarsi all’agricoltura biologica.  Tanto che la visita inizia proprio dalla vigna, dove si capisce nel dettaglio la scelta di Baroni Pizzini e poi il percorso si snoda nella cantina realizzata seguendo i criteri della bioedilizia. Scegliete il vostro tour personalizzato che vi porterà ad assaggiare il Franciacorta Golf, Animante, Seta, Naturae o la Rosè Edizione che nel 2012 è stato premiato come miglior vino biologico del mondo.

Ca di Rajo  – Valdobbiadene

Immersa nella pianura e circondata dai vitigni sorge la cantina Ca’ di Rajo, rigorosamente atta alla produzione di grandi vini e spumanti. La cantina, costruita in stile moderno, rispettando l’architettura tipica della zona del Piave, è dotata di moderne attrezzature per la vinificazione.

Ca’ di Rajo sempre più si identifica nello sviluppo e produzione dei vitigni Autoctoni presenti nella provincia di Treviso, tra questi si annovera il Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg che trova dimora tra le dolci colline, territorio dove le tradizioni secolari e un presente ricco di innovazioni si intrecciano creando un fascino che cattura i suoi ospiti in ogni stagione, e a cui si aggiunge quell’armonia di colori, profumi e sapori che la rendono indimenticabile.

Scoprire una viticoltura che ha radici antiche, con viti di oltre 70 anni, che crescono a forma di raggiera a quattro metri di altezza e che formano un monumento naturale chiamato Bellussera. La cantina Ca’ di Rajo propone un wine tour tra vigneti, vini autoctoni e architetture uniche: una chiesetta del 1300 e una torre del X secolo.

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Tenuta Petra – Livorno

Si comica a percepire la magnificenza e la particolarità di questa cantina da qualche chilometro di distanza, quando, in mezzo ai verdi vigneti si intravede la caratteristica struttura circolare di pietra rosa progettata dall’architetto Mario Botta.

Da quel punto in poi, come per uno strano magnetismo, lo sguardo non riesce più a staccarsi dalla magnifica Petra. Prenotate il tour degustazione che vi poterà a scoprire i segreti del vino di questa terra, di una cantina letteralmente scavata nella pietra e di un vigneto che risale ai tempi della Principessa Elisa Bonaparte.

Assaggerete gli ottimi rossi, dai sapori ricchi e decisi, che vengono prodotti a Petra da vent’anni e i delicati bianchi, della linea Belvento, linea estiva e preziosa.

Questa risulta un’attività imperdibile tra le migliori cantine italiane per una visita guidata.

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Planeta – Menfi

A Menfi è nata la storia del marchio Planeta con la tenuta Ulmo; vigneti, a pochi metri dal lago Arancio e dal baglio del ‘500 che da 17 generazioni è di proprietà della stessa famiglia.

Questa cantina rappresenta uno dei più grandi successi imprenditoriali e vitivinicoli della Sicilia. Grazie a questa azienda, l’isola ha potuto ritrovare il sopito entusiasmo per l’autoctono Nero d’Avola, per lo sviluppo delle coltivazioni a Chardonnay, e per la creazione di sofisticate miscele fruttate di varietà locali e internazionali. Ma la storia di Planeta inizia relativamente in piccolo, in una casa colonica del XVII secolo situata nei pressi delle rovine di un antico castello arabo sulle sponde del lago Arancio, vicino alla città di Sambuca di Sicilia.

È qui che tre giovani della famiglia, Alessio, Francesca e Santi, hanno lanciato la loro attività di vinificazione nel 1995. La loro impresa è stata allo stesso tempo innovativa e profondamente immersa nella cultura locale. La Cantina di Ulmo, circondata da 95 ettari di vigneti, era la loro prima cantina, a cui è seguita la costruzione di altre quattro, ma Ulmo rimane quella più bella da visitare. Si tratta di un bel palazzo in stile siciliano volgare, interamente dedicato alla produzione dei vini bianchi, tra cui spiccano il complesso Alastro, l’agrumato ed esplosivo Cometa e un sofisticato Chardonnay che sono parte integrante della visita alla cantina.

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