Visita all’Acetaia Aceto Balsamico del Duca
Se siete appassionati di gastronomia e state pianificando un viaggio in Emilia-Romagna, una visita all’Acetaia Aceto Balsamico del Duca è un’esperienza da non perdere.
Situata nel cuore della campagna modenese, questa acetaia rappresenta un autentico tesoro della tradizione culinaria italiana, offrendo un’immersione completa nel mondo dell’aceto balsamico tradizionale.
Indice
Arrivare all’Acetaia
L’Acetaia Aceto Balsamico del Duca si trova a pochi chilometri da Modena, facilmente raggiungibile in auto.
Ma si può raggiungere anche con i mezzi pubblici utilizzando il Bus n° 731 Modena-Vignola, fermata “La Busa – San Vito”, situata a 30 mt dell’acetaia.
- Indirizzo: Via Medicine, 2340, San Vito di Spilamberto, MO, Italia
Il Tour dell’Acetaia Aceto Balsamico del Duca
Una volta arrivati, sarete accolti da esperti e appassionati di aceto balsamico che vi guideranno attraverso il processo di produzione.
Il tour inizia con una panoramica della storia e delle tradizioni che circondano l’aceto balsamico.
La storia del Duca
Aceto Balsamico del Duca rappresenta l’esperienza di cinque generazioni, che utilizzando originali ricette di famiglia con costante dedizione, realizza un’eccellenza dal gusto inimitabile, apprezzata in tutto il mondo.
Aceto Balsamico del Duca è storia e lo testimonia l’iscrizione avvenuta nell’anno 1891 nel registro della Camera di Commercio e Industria di Modena. È proprio in quell’anno, infatti, che Adriano Grosoli apre la Premiata Salumeria e inizia la vendita di specialità alimentari di sua produzione: salumi, insaccati, formaggi, Lambrusco e Aceto Balsamico.
Fin da subito l’azienda si distingue per la qualità, riconosciuta nel febbraio del 1927 a Genova, in occasione dell’Esposizione Internazionale, durante la quale viene conferito il “Diploma di Gran Premio e Medaglia d’Oro alla ditta Grosoli Adriano per la speciale lavorazione di prodotti tradizionali”.
Col tempo, ad Adriano succede il figlio Mario, che continua con la stessa passione del padre a condurre la “bottega” di famiglia.
Nel 1972 Mario lascia il comando al figlio Adriano che, dal 1974, decide di dedicarsi esclusivamente alla produzione di Aceto Balsamico di Modena. Insieme alla moglie Luciana, decide di contraddistinguere il prodotto con l’immagine del Duca Francesco I d’Este, tra i più famosi e appassionati produttori di quel balsamo molto apprezzato alla corte degli Estensi.
Oggi il sito storico di via Medicine 2340 a Spilamberto è dedicato all’invecchiamento del prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e conserva centinaia di preziose botticelle. Costituito da un’antica fornace per la cottura dei mattoni, edificata intorno al 1600, è stato recentemente ristrutturato e reso fruibile ai tanti visitatori che desiderano scoprire i segreti di questo prodotto unico.
L’aceto Balsamico del Duca
Scoprirete poi come le uve locali, in particolare il Trebbiano e il Lambrusco, vengano trasformate in un prodotto che richiede anni di invecchiamento.
La visita prosegue con un tour della cantina dove sono conservati le pregiate botti di legno, ognuno delle quali conferisce al balsamico un aroma e un sapore distintivi.
Durante il tour, avrete l’opportunità di osservare il processo di invecchiamento e miscelazione.
Vengono infatti usate botti nuove e botti già utilizzate per vini o liquori. Anche il tipo di legno può variare: rovere, castagno, robinia, frassino o ciliegio arricchiranno il prodotto di aromi diversi.
Più le botti sono usate più sono impregnate di fragranze. Ecco perché si cerca il più possibile di ripararle se hanno perdite.
La botte più antica che viene ancora oggi utilizzata è datata 1897.
Verrete così condotti alla scoperta dell’oro nero dove vi sveleremo i segreti delle due eccellenze prodotte dall’azienda.
Nel corso dell’esperienza infatti imparerete le differenze tra l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP.
Sapete quali sono le differenze?
La differenza principale consiste nel fatto che l’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP, considerato come la variante più pregiata, viene realizzato rigorosamente con il solo mosto cotto d’uva e soggetto ad un processo di invecchiamento che dura anni e anni.
Vi è, infine, una bottiglia unica in vetro, a forma sferica con base rettangolare, disegnata da Giorgetto Giugiaro, obbligatoria per tutti i produttori e contenente 100 ml di prodotto.
L’aceto balsamico di Modena IGP viene invece prodotto con aceto di vino e mosto d’uva e il processo di affinamento ha una durata pari a 60 giorni, dopodiché inizia la fase di invecchiamento per un periodo superiore ai tre anni.
In questo caso invece il confezionamento può avvenire in bottiglie di vetro, legno, ceramica o terracotta di diverse capacità senza obblighi nell’ utilizzo di forme definite.
Per me è stato così affascinante scoprire come avviene il lungo processo di invecchiamento, che passa da botte in botte, anche per 25 anni, di come per l’Aceto Balsamico di Modena DOP si segua un attento disciplinare, uguale per tutte le acetaie, e di come ogni azienda, invece per l’IGP mixi in maniera particolare i proprio blend per creare aceti balsamici dai risolvi così diversi e gustativamente interessanti.
Degustazione e acquisto
La tappa finale del tour è dedicata alla degustazione.
Vi è la possibilità di assaggiare una selezione di 5 aceti balsamici, DOP e IGP, contraddistinti da diversi anni di invecchiamento e processi produttivi diversi per coglierne al meglio tutte le sfumature di sapore per una vera e propria esplosione di gusto.
Durante la degustazione vi verranno date anche qualche suggerimento per l’utilizzo dei prodotti:
- la versione IGP è adatta per un utilizzo quotidiano. In cucina per la preparazione di carne, pesce, verdure. In tavola come condimento di verdure cotte e crude, frittate e formaggi
- il DOP, invece, è generalmente utilizzato solo a crudo e a gocce come rifinitura su carne, pesce, dessert, frutta e gelato. E’ ideale su scaglie di Parmigiano Reggiano DOP.
CURIOSITÀ: Nel modenese c’era questa tradizione di regalare una batteria di botti alla nascita di una figlia femmina che, al compimento dei 25 anni, diventava la dote per il matrimonio.
Con il passare degli anni questa usanza sta scomparendo soprattutto per questione di spazi in casa.
Questo è anche il momento ideale per acquistare bottiglie di aceto balsamico direttamente dall’acetaia. I prodotti disponibili in loco non sono sempre reperibili nei negozi, quindi è un’ottima occasione per portare a casa un pezzo autentico della tradizione modenese.
Consigli Utili
Cosa comprende il tour:
- il racconto della storia aziendale
- spiegazione del processo produttivo dell’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP
- degustazione di cinque Aceti Balsamici in purezza (3 IGP e 2 DOP)
Prima di tornare a casa, avrete naturalmente la possibilità di acquistare una bottiglia di autentico Aceto Balsamico di Modena e ricordare la vostra esperienza ogni qualvolta porterete in tavola il vostro condimento preferito.
Prezzo 15 euro a persona.
PRENOTA QUI UNA VISITA ALL’ACETAIA ACETO BALSAMICO DEL DUCA
- Prenota in anticipo: I tour sono spesso molto richiesti, specialmente durante la stagione turistica, quindi è consigliabile prenotare con anticipo.
- Indossa abiti comodi: La visita includere una passeggiata tra le botti quindi scegliete un abbigliamento confortevole.
- Scopri i piatti tipici: Approfittate della vostra visita per esplorare anche la cucina modenese, famosa per i suoi tortellini e altri piatti tradizionali che si abbinano splendidamente con l’aceto balsamico.
Un viaggio all’Acetaia Aceto Balsamico del Duca non è solo un’opportunità per scoprire uno dei prodotti più pregiati d’Italia, ma anche per immergersi nella cultura e nelle tradizioni che rendono l’Emilia-Romagna una delle regioni più affascinanti d’Italia.
Cosa fare dopo la visita in acetaia
Conclusa la degustazione e la visita nell’acetaia di Spilamberto, potrete:
- raggiungere Modena in pochi minuti di auto passeggiare per le vie del centro, ammirare il Duomo, la Ghirlandina, simbolo della città, e Piazza Grande;
- mangiare in una Osteria gustando deliziosi piatti tipici;
- visitare il Museo Ferrari di Maranello;
- visitare la casa museo di Pavarotti;
- avventurarsi in piccoli borghi pieni di storia come Vignola o Formigine.
Dove dormire
L’Agriturismo La Lupa, un complesso rurale del XIX secolo, è un oasi tranquilla e rilassante, immersa nella pianura emiliana.
Offre piscina e idromassaggio nella stagione estiva, oltre al relax di un soggiorno nel verde della campagna modenese. Noi siamo capitati a fine agosto periodo della raccolta delle prugne, ed è stato affascinante vedere questo piccolo spaccato di vita.
L’agriturismo si articola in diversi antichi stabili ristrutturati: la casa colonica , il silos adiacente, e la barchessa. Ogni stanza ha il suo bagno privato, TV, connessione ad internet e nel nostro caso anche un piccolo cucinino.
Nel vecchio fienile viene servita la colazione con prodotti tipici locali, come la marmellata di Amarene di Vignola o il più classico prosciutto emiliano.
Un ampio parcheggio, delimita, insieme al laghetto, una grande isola pedonale.
Se questa guida su Visita all’Acetaia Aceto Balsamico del Duca vi è piaciuta, non perdetevi le mie guide su MONFERRATO E TARTUFO, CESENATICO e CASTELLINA IN CHIANTI.