L’apertura di una nuova confezione di caffè è un momento magico. L’aroma ci porta fin da subito in una nuova dimensione e alle volte ci dà quasi l’impressione di essere energizzati con il suo solo profumo. 

Ma, il rischio è che quella sensazione duri poco.

Ecco che oggi, impariamo, insieme, a conservare il caffè a casa.

Cosa danneggia il caffè ?

A ostacolare la conservazione del caffè sono principalmente gli agenti atmosferici di base, eccoli elencati in ordine di importanza:

1.            Aria

2.            Umidità

3.            Calore

4.            Luce

Ecco perché nelle confezioni è sempre riportato il consiglio di riporre il prodotto in un luogo fresco e asciutto.

Il packaging commerciale, inoltre, non è mai trasparente, per difendere il caffè dalla luce.

L’azione negativa di questi fattori, pur essendo facilmente intuibile, va considerata bene da chi deve conservare il caffè quotidianamente.

Anche con una gestione ottimale, infatti, il prodotto è soggetto agli agenti atmosferici, perché soprattutto l’aria e l’umidità si insinuano nei contenitori ogni volta che questi vengono aperti.

Il calore, invece, può essere un problema soprattutto in estate, ma anche il freddo eccessivo e gli sbalzi di temperatura possono essere ugualmente nocivi per conservare il caffè al meglio.

Alla breve lista degli agenti atmosferici va poi aggiunto il rischio di contaminazione con altri odori, che il prodotto – specialmente se già macinato – può assorbire facilmente.

conservare il caffè

Falsi miti

Prima dei consigli su come conservare il caffè, è utile sfatare due credenze che si rivelano dannose per mantenere gli aromi della bevanda.

1.            Non in frigorifero. Conservare il caffè in frigo o – ancor peggio – in freezer è un’abitudine piuttosto diffusa ma assolutamente sconsigliabile. Sia il macinato che i grani soffrono il caldo, ma anche il freddo e gli sbalzi termici. Inoltre, lo shock determinato dall’uscita dal frigorifero causerà facilmente della condensa all’interno del recipiente, e come abbiamo visto l’umidità è fra i principali nemici della buona conservazione. La permanenza nel congelatore, per di più, deprime gli aromi e danneggia i grassi naturali, anche a prescindere dagli sbalzi termici.

2.            Non aggiungere elementi estranei. C’è chi crede che per mantenere l’umidità naturale del caffè sia utile inserire particolari oggetti, come un tappo di sughero o una buccia di mela. Si tratta però di un’altra pratica sbagliata, che può favorire l’irrancidimento e contaminare l’aroma originario.

Il contenitore perfetto per conservare il caffè

I barattoli in vetro sono bellissimi, ma non di certo adatti a conservare al meglio il caffè, soprattutto se macinato. I raggi di luce possono infatti filtrare, rovinandone la polvere o i chicchi.

Scegliete contenitori in metallo a chiusura ermetica, in grado di trattenere profumi e livello di umidità nel tempo. Nelle nostre caffetterie trovate tantissime varianti al riguardo, dalla lattina pressurizzata della Selezione del Conte ai barattoli di design con chiusura ermetica, da riempire con la vostra miscela preferita.

Quando prelevate il caffè cercate di richiudere il prima possibile la confezione: in questo modo durerà più a lungo in tutto il suo gusto!

Quanto dura il caffè?

Come ogni prodotto alimentare, anche il caffè ha una sua “data di scadenza”, ma che si riferisce soprattutto all’aroma.

Il caffè, in effetti, non può deperire poiché si tratta di un prodotto secco. Quando la confezione è chiusa, il caffè conserva la propria qualità per diversi mesi.

Il caffè torrefatto pertanto non ha data di scadenza (“da consumarsi entro” riconducibile alla sicurezza dell’alimento) ma un termine minimo di conservazione (che in etichetta si legge come “da consumarsi preferibilmente entro”) di 24 mesi riconducibile a valutazioni inerenti la qualità dell’alimento.

Il che significa che dopo quella data il caffè è ancora commestibile e consumandolo non si rischia alcun mal di pancia. Certo potrebbe aver perso gusto, aroma, colore, consistenza. Anche l’apporto di nutrimenti potrebbe essere diminuito, ma il cibo rimane sicuro!

Di fatto, se la vita del prodotto è lunga, i consumatori avranno più tempo per comprare e consumare prima del “da consumarsi preferibilmente entro”.

In ogni caso, dopo aver aperto la confezione si consiglia sempre di consumare il caffè entro breve.

Una volta che la confezione di caffè è stata aperta, l’inevitabile flusso di ossigeno causa un processo di quotidiana perdita di aroma.

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Come conservare il caffè macinato

Per mancanza di tempo e per praticità, molti di noi acquistano caffè già macinato in comode confezioni. L’imballaggio del caffè macinato ha generalmente delle caratteristiche ben precise: è sottovuoto, di materiale scuro e la confezione ha un peso non elevato.

Ma ci siamo mai chiesti il perché di queste caratteristiche? E soprattutto, una volta aperta la confezione, sappiamo come mantenere le condizioni ottimali del caffè in polvere?

Gli elementi che possono intaccare la fragranza e l’aroma del caffè macinato sono, come dicevamo all’inizio dell’articolo,  la luce, l’aria, l’umidità e il calore. Essendo in polvere, il caffè macinato ha la sua totale superficie a contatto con l’atmosfera e rischia pertanto di perdere le sue caratteristiche organolettiche se non conservato correttamente.

Ecco spiegati quindi, innanzitutto, i requisiti della confezione: imballaggio scuro per proteggere il caffè dalla luce, confezionamento sottovuoto per eliminare l’aria. E dato che il caffè macinato in queste condizioni mantiene la sua massima intensità, le confezioni per uso domestico sono solitamente non eccessivamente grandi così da favorire un consumo rapido dopo l’apertura (l’ideale sarebbe un massimo di 2/3 settimane).

Una volta aperta la confezione, è utile quindi conoscere i criteri per scegliere il contenitore ideale e il luogo più adatto in cui conservare il caffè. È preferibile mantenere il caffè in un contenitore non di vetro o altro materiale non trasparente, quindi preferibilmente scuro, in modo da evitare il più possibile l’esposizione alla luce, ed ermetico, per proteggerlo dal contatto costante con l’aria.

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Come conservare il caffè in grani

L’acquisto del caffè in grani sarebbe la soluzione migliore, anche a casa, per avere un caffè sempre fragrante e fresco ogni volta grazie ad una macinatura effettuata solo al momento dell’utilizzo.

I criteri della conservazione del caffè in grani sono comunque gli stessi che valgono per il caffè macinato: scegliamo un contenitore scuro che protegga i chicchi dalla luce, ed ermetico. Posizioniamolo in un luogo fresco e asciutto, al riparo da fonti di calore e umidità.

I chicchi di caffè hanno però una superficie minore a contatto con l’atmosfera rispetto al caffè macinato, pertanto riescono a mantenerne l’aroma in modo ottimale anche in una confezione aperta per tempi più lunghi, e a garantire un gusto di grande intensità a patto che la macinatura dei grani venga effettuata con un macinacaffè di buona qualità al momento dell’utilizzo e solo per la quantità che verrà effettivamente consumata.

Come conservare il caffè in capsule o cialde

Niente di più semplice. Come abbiamo visto ciò che può deteriorare la fragranza e l’aroma del caffè è il contatto con l’ambiente circostante. Le capsule e le cialde, oltre che essere sigillate sono fornite in comodissime confezioni monodose sigillate, che mantengono al riparo da luce ed aria ogni singola dose. Sono l’ideale per un utilizzo rapido, pulito e senza sprechi non solo a casa, ma anche in ufficio.

Conservare il caffè

Conclusioni

Riassumendo quindi per rallentare la perdita di aroma del caffè bisogna conservarlo in un barattolo opaco ed ermetico ed in un posto fresco ed asciutto.

Un ultimo suggerimento è quello di consumare la tua scorta di caffè in tempi relativamente brevi.

Ecco perché è meglio evitare di acquistare grandi quantità di caffè tutte in una volta.