In Valle d’Aosta e nel Canton Vallese c’è un nuovo modo di vivere la montagna, un’esperienza immersiva che vi porterà all’interno di vere miniere abbandonate. Grazie al progetto MiMonVe è possibile ripercorrere le orme dei minatori del passato scoprendo i siti minerari attorno al Mont Vélan, al confine tra Italia e Svizzera.

Se non siete mai stati dentro la pancia di una montagna, se non avete mai percorso tunnel e cunicoli che si addentrano per centinaia di metri nelle viscere della Terra, e l’idea vi solletica piacevolmente, allora scoprite in questo articolo una nuovissima opportunità di trekking.

Che cos’è il progetto MiMonVe

MiMonVe è l’acronimo che individua il progetto che promuove la vivibilità dei territori a beneficio di turisti e residenti e salvaguarda il patrimonio metallurgico-minerario e storico-culturale. Si tratta di una bella cooperazione transfrontaliera che vede coinvolti i comuni di Valpelline e Ollomont, l’Unité des communes valdotaines Grand Combin come partner valdostani e il comune vallesano di Val de Bagnes come partner svizzero.

L’offerta turistica della Valle d’Aosta viene così ampliata e arricchita con questo bellissimo programma che vede coinvolti più siti in un intento comune di recupero culturale e musealizzazione. Alcune miniere storiche della Valle d’Aosta e del Canton Vallese, che sono rimaste in abbandono per decenni, ora prendono vita, messe in sicurezza e rese accessibili, riqualificate e finalmente fruibili da tutti.

miniere Valle d'Aosta

Il sito minerario di Valpelline in Valle d’Aosta

A venti minuti in auto da Aosta si trova il sito minerario di Valpelline. Comprende un’area con gli antichi forni delle fonderie e un percorso panoramico di circa 1,5 km lungo il Ru Pompillard. La passeggiata è adatta a tutti, quasi completamente pianeggiante giunge su una grande spianata verde con un ristoro e un grande parco giochi.

Una località perfetta per una gita con la famiglia! L’itinerario è ben visibile e corredato da numerosi cartelli con fotografie dell’epoca e spiegazioni esaustive, quindi si può compiere in autonomia.

Le miniere di Ollomont in Valle d’Aosta

A 5 minuti d’auto da Valpelline si trova la seconda tappa del nostro itinerario alla scoperta delle miniere della Valle d’Aosta: il comune di Ollomont.

In corrispondenza del punto di accoglienza che sorge nel cuore del villaggio dei minatori abbandonato, c’è la possibilità di conoscere come si svolgeva l’attività mineraria in queste valli. Attraverso la proiezione di filmati si potrà comprendere meglio il territorio. È previsto anche l’allestimento di un laboratorio di archeo-metallurgia dove i ragazzi sperimenteranno la fusione dei materiali. Poco distante c’è anche un bellissimo Parco Avventura con percorsi di varie difficoltà per divertirsi con imbracature e funi tra gli alberi.

Le tappe previste a Ollomont all’insegna dell’avventura sono due.

miniere Valle d'Aosta

Il pozzo a strapiombo nella Sezione Balme

Dall’Info Point con una passeggiata a piedi di una decina di minuti lungo una stradina pianeggiante, si raggiunge la Sezione Balme. Qui è possibile sporgersi su un pozzo verticale profondo 100m che serviva per le movimentazioni dei minerali(soprattutto rame) e dei minatori stessi attraverso una sorta di ascensore azionato da un argano.

Per permettere al visitatore la giusta percezione dell’imponenza dell’opera, è stata calata una striscia led all’interno dell’imbocco che illumina fino a 50 m di profondità. Suggestivo e un po’ da brivido guardare il fondo di questo tunnel verticale dalla passerella leggermente a sbalzo nel vuoto. E ancor più incredibile è immaginare che da laggiù in fondo partisse un passaggio che correva sottoterra fino alla montagna di fronte. Pare che ci siano ancora tanti cunicoli su più livelli, alcuni inesplorati perché hanno subito dei crolli, altri a fondo cieco. C’è da immaginare la montagna scavata come un vero e proprio groviera.

L’avventura in miniera nella Sezione Saint Jeane

A circa 20 minuti di distanza a piedi da questo primo punto di interesse, su un sentiero nel bosco che ha un dislivello di 100 m circa, si raggiunge la Sezione Saint Jeane. Questo sito rappresenta il primo dei giacimenti di rame di Ollomont ad essere stato scoperto e coltivato a partire dal ‘700. Qui finalmente, una volta indossati i caschetti protettivi forniti di torcia, ci si potrà avventurare nelle viscere della montagna lungo gli stretti tunnel originali.

La sensazione che si prova appena ci si addentra in una galleria buia illuminata solo dai fasci di luce di ciascuno, è sorprendente. L’oscurità inghiotte, l’aria è carica di umidità e sentori minerali, e dopo pochi passi già si è preda di un disorientamento anomalo. Basta affidarsi alla guida sicura degli esperti che nel frattempo raccontano curiosità e aneddoti sulla dura vita dei minatori del passato. Un ‘esperienza unica ed emozionante per grandi e piccini che meglio ci fa conoscere il nostro pianeta Terra dal suo interno.

miniere Valle d'Aosta

Salvaguardare la memoria storica dei luoghi

Tra gli intenti di questo progetto, c’è sicuramente il recupero della memoria e della storia di queste vallate. Nell’Ottocento le miniere in Valle d’Aosta erano fondamentali per la popolazione e hanno comportato un grande sviluppo economico e demografico. Poi gradualmente, con l’abbandono dell’attività mineraria, la popolazione si è ridotta ed oggi conta solo 170 persone residenti.

Visitare queste miniere significa ripercorrere le tracce di personaggi storici che vi sono passati come Innocenzo Manzetti, a cui era stata commissionata la pompa idrovora per svuotare i pozzi e Emma Strada, il primo ingegnere donna laureato in Italia che ha lavorato proprio qui.

La miniera di Hubacher nel Canton Vallese

Se avete a disposizione almeno un paio di giorni potete attraversare il Traforo del Gran San Bernardo per raggiungere il Cantone Vallese in Svizzera. Qui potrete visitare la Miniera di Hubacher sul Mont Chemin nel comune di Val de Bagnes.

Il monte prende il nome da “camino” poiché la magnetite estratta fin dal VI secolo veniva fusa direttamente sul posto in primordiali fornaci che producevano fumo visibile in lontananza. Ascoltare la storia di questi luoghi e scoprire la quantità di minerali che si trovano sotto ai nostri piedi è davvero molto interessante. Il Monte Chemin viene quasi totalmente disboscato nel corso dei secoli per la necessità di reperire legna per alimentare i forni, pertanto il bosco che oggi lo ricopre ha solo 80 anni.

Incredibile apprendere che questa miniera sia relativamente giovane e sia stata abbandonata non perché i giacimenti fossero esauriti, ma perché non più conveniente. Lasciarsi la luce alle spalle e addentrarsi nel buio fitto della terra lungo vecchi binari dove correvano i vagoni colmi di rocce è spettacolare. Vedere da vicino e toccare con le dita le striature di fluorite, malachite o pirite è un’esperienza straordinaria.

Insomma, un’offerta turistica ampliata e arricchita per rendere ancora più stimolante un weekend tra i monti della Valle d’Aosta e del Canton Vallese. Un’esperienza da vivere con amici o in famiglia, godendo della quiete bucolica di questi paesini montani e mangiando le specialità della cucina valdostana che sono strepitose.

Come organizzare il vostro weekend alla scoperta delle miniere in Valle d’Aosta

Aosta può senz’altro rappresentare la prima tappa di un lungo weekend tra le miniere attorno al Mont Vélan. La città è definita la Roma delle Alpi perché qui i Romani hanno lasciato un ricco patrimonio di monumenti quando fondarono Augusta Praetoria. Una vera città d’arte con un bel centro storico raccolto che potrete visitare in un paio d’ore prima di dirigervi verso le montagne.

Nel tragitto verso il sito minerario potrete fermarvi a Gignod, che dista solo 10 minuti in auto dalla città, per un pranzo favoloso da Chez Edi.

Se volete continuare il vostro itinerario verso la Svizzera vi consiglio di pernottare a Saint-Rhémy-en-Bosses presso lHotel Suisse. Il paesino medievale è delizioso, si trova sull’antica via francigena, è un’oasi di pace rotta solo dal rumore del ruscello. Inoltre è famoso per il suo pregiato prosciutto DOP, Jambon de Bosses.

Attraversate il Traforo del Gran San Bernardo all’andata verso la Svizzera, ma al ritorno godetevi la strada che sale al Colle fermandovi a pranzo al “Ristorante du Lac” sulle rive del lago diviso dal confine italo-svizzero.

Sarà sicuramente un weekend tra i monti vissuto in modo nuovo tra avventura e scoperta, storia e cultura.

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Ciao sono Désirée Coata, scrittrice, content creator e Instagram specialist. Lavorare con i social coniuga il mio amore per scrittura e creatività  con un’empatica propensione alle relazioni. Sono un’instancabile esploratrice di luoghi armata di stupore bambino e cuore emozionato. Creo itinerari urbani per gente curiosa, ho una rubrica noir su delitti e misteri, amo raccontare la mia Milano scrivendo di buio, cemento e beltà.

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Il post “Visitare le miniere in Valle d’Aosta e nel Canton Vallese” è in collaborazione con MIMonVE – Le miniere intorno al Mont Vélan // Per #ripartiAMOitalia