“L’aperitivo è una cosa seria”, recita il claim Patatas Nana.

Qui non siamo appassionati solo di colazioni, ma anche di brunch e di aperitivi.

Le patatine rappresentano un caposaldo dell’aperitivo all’italiana. Insieme a olive e altri stuzzichini, sono tra i prodotti più utilizzati per accompagnare un drink pre-cena o un brunch gustoso e internazionale.

La popolarità delle chips ha finito tuttavia per trasformarle in un prodotto industriale da servire gratuitamente insieme a un bicchiere di vino, una birra o un cocktail: quasi mai vengono valorizzate davvero.

L’idea di Patatas Nana, azienda specializzata nella produzione di patatine, nasce proprio da questa constatazione, con un obiettivo: proporre patatine di eccellenza e qualità, capaci di soddisfare i palati esigenti di coloro che frequentano bar e ristoranti di lusso.

Si tratta, insomma, di chips gourmet.

Così abbiamo provato per noi e per voi le Patatas Nana, brand tutto italiano, dalla storia pazzesca, che vi raccontiamo tramite le parole di uno dei due fondatori Francesco Mazzaferri. 




Come nasce il progetto di Patatas Nana ?

Patatas Nana e Senigallia

Patatas Nana nasce più o meno 6 anni fa. E nasce, come dice il sito, da un grande amore.

E per Patatas Nana l’amore è quello di Michele, lo Chef, per le sue patatine artigianali. Ma anche quello di Francesco, ricercatore di idee di valore, che si è innamorato del progetto di Michele e insieme hanno deciso di dare avvio alla rivoluzione delle patatine in sacchetto.

Michele e Francesco, uno chef e un commerciale, una ricetta semplicissima, le patate migliori e un pizzico di sfrontatezza nell’andare “contro” il mercato, i trend e le logiche del mondo delle patatine artificiali. Perché l’idea è quella di richiudente in sacchetto le patatine fritte come quelle della nonna.

La ricetta è piuttosto semplice. Gli ingredienti sono solo tre: patate raccolte e lavorate nelle valli della Sierra Nevada in Andalusia, sale marino purissimo e  olio di girasole al 100%.

Da dicembre 2016 poi, dal primo pacchetto venduto, abbiamo ampliato il catalogo e le nostre proposte che coprono tante aree di mercato: dallo chalet all’aereo, dal negozio all’hotel.

Infine il nome del nostro brand – continua Francesco – nasce da una poesia di Garcia Lorca  “Nana de Sevilla”, che significa ninna nanna. Una vera e propria coccola per il palato, e  non solo.

Tre parole per descrivere Patatas Nana ?

Emozione all’interno di un sacchetto, anche se sono più di tre, ci dice sorridendo Francesco.

Un sacchetto che prima di contenere idee di marketing contiene semplicità e naturalezza.

La semplicità̀ di una materia prima lavorata come facevano le nonne. Senza aggiunta di nulla. 100% naturale e con una cottura a bassissima temperatura, a 165 gradi. Salata leggermente a mano. Patatas Nana oggi è un brand in continua ascesa.

E questo avviene perché cerchiamo di valorizzare le patatine che sono uno degli elementi più democratici e più bistrattati della cucina del mondo.

Cerchiamo di dargli valore; come comfort food, come aperitivo, come contorno o come momento di svago. 

La nostra idea é quella di creare prodotti gourmet di alta qualità, ma accessibili a tutti.

Ci racconti dell’edizione speciale ispirata alla Spiaggia di Velluto di Senigallia ?

Patatas Nana e Senigallia

Abbiamo voluto rendere omaggio a Senigallia, città dello chef Michele Gilebbi. Una piccola città delle Marche dove tutti conoscono tutti, ma dove molti sapevano poco del nostro lavoro.

Così abbiamo creato una Special Edition dedicata alla spiaggia di velluto, un nuovo gusto – le chips sabbiate – con un packaging creato ad hoc dall’artista – sempre marchigiano – Antonio Colomboni alias Scombinanto.

Il gusto, è per noi, superlativo: pelle di baccalà disidratata e polverizzata, pomodoro liofilizzato e origano secco.

Un modo per giocare con le nostre patatine, il territorio e raccontare anche la bellezza di Senigallia tra spiagge, buon cibo e la sua iconica Rotonda sul mare.




Quale idee ci sono per il futuro ?

Siamo sempre in forte movimento e in fase sempre creativa, ma amo darti una piccola grande anticipazione.

Tra qualche mese, dopo tre anni di studio e lavorazione, usciranno le chips al tartufo. Anche in questo caso avranno un packaging spaziale e saranno all’insegna delle materie prime di alta qualità. Infatti siamo andati a cercare quello che per noi era il migliore tartufo, ovvero quello nero di Norcia.

Informazioni

I fondatori

Michele Gilebbi: ” Patatas Nana nasce da un’idea semplice ma innovativa: non aggiungere chimica, ma proporre l’essenza della patata nella sua purezza e integrità̀.”

Francesco Mazzaferri: “Patatas Nana é la mia scommessa commerciale, riuscire a rivoluzionare il mondo dell’aperitivo, inserendo nel mercato prodotti non industriali, genuini e di alta qualità L’aperitivo é una cosa seria!”

Dove trovare Patatas Nana

Patatas Nana, Patatas Nana di Morgan, i Fiammiferi, Sangria Nana e il nuovo gusto Senigallia Special Edition, sono disponibili a Senigallia da Nana Alimentari e al Patatas Nana store.

In tutta Italia si trovano nei migliori cocktail bar e locali, nei club più esclusivi, nelle enoteche più prestigiose, nelle antiche e moderne drogherie, nei bistrot e in quei negozi e luoghi selezionati che ricercano il sapore del genuino e della tradizione. Oppure, per chi non ne può fare a meno anche a casa, possono essere acquistate nello shop online.

#ripartiAMOitalia – Cosa vedere a Senigallia

“S’nigaja” è una pianeggiante città sul mare, circondata da verdi colline, con un meraviglioso centro di impostazione urbanistica romana. Apprezzata per la sua “spiaggia di velluto”, è una storica località per le vacanze estive con i suoi 14 chilometri di finissima sabbia dorata. Una città dove rilassarsi lungomare, divertirsi nei numerosi locali, e ammirare le bellezze storiche del centro.

Patatas Nana e Senigallia

Dal 1997 riceve ogni anno la Bandiera Blu per le sue acque pulite, i servizi offerti ai turisti e la sicurezza garantita sulle spiagge.

Il centro storico di Senigallia è una piacevole scoperta, da fare anche al di fuori del periodo estivo o del festival del Summer Jamboree, quando le vie sono più tranquille e più facilmente visitabili. Ovviamente d’estate si può unire una giornata al mare a una bella passeggiata tra i suoi vicoli o trattenersi anche un paio di giorni per rilassarsi un po’. 

Imperdibile la visita alla Rocca Roveresca, al foro Annonario e a Piazza Roma con il palazzo Comunale. Senigallia è una città che offre molto molto di più di quanto ci si aspetti tra mare e cultura, oltre che fine gastronomia.

La Rotonda a Mare

Un altro dei simboli di Senigallia è la Rotonda a Mare, che erroneamente si pensa sia stata cantata anche da Fred Bongusto. Per raggiungerla è necessario fare una breve passeggiata fino alla spiaggia, magari passando dal sottopassaggio della stazione dei treni.

Nonostante l’aspetto relativamente moderno, la Rotonda a Mare venne progettata già nella seconda metà dell’ottocento.

Una prima ristrutturazione avvenne nel 1910 quando passò in gestione a dei privati che la trasformarono in un hotel (Hotel Bagni) e irrobustirono la struttura con l’utilizzo di materiali più resistenti.

Nel 1932 venne deciso di spostare la Rotonda a Mare leggermente più a sud, nella sua posizione attuale e appena un anno dopo la nuova struttura venne inaugurata. Divenne subito famosa per le sue serate musicali, con orchestre e musica dal vivo.

Negli anni ottanta la Rotonda a Mare conobbe un grosso declino che la portò fino alla chiusura alla fine del decennio, salvo poi essere ristrutturata e riaperta nel 2006 per ospitare mostre, convegni, serate a tema e un piccolo bar.




Senigallia è anche food

Patatas Nana e Senigallia

Senigallia è una città gourmet. Qui regna la cucina di mare legata al pescato dell’Adriatico e i menù sono fortemente ispirati alla stagionalità.

Senigallia deve la sua fama soprattutto ai due chef pluristellati Mauro Uliassi e Moreno Cedroni che oltre ai due rispettivi super ristoranti da due stelle Michelin, hanno portato anni fa le loro formule più popolari in giro per la città.

La “salumeria ittica” celebrata da Cedroni del suo bistrò in centro, “Anikò“, rende accessibile a tutti l’aperitivo gourmet, mentre lo “Street good” itinerante di Uliassi ha portato in dote un’atmosfera fresca e gioviale.

Invece Michele Gilebbi è anche lo chef di “Nana, piccolo bistrot” e ha portato a Senigallia i sapori della penisola iberica. La sua esperienza, infatti, arriva da Granada, in Spagna, dove gestisce contemporaneamente il ristorante “El Deseo”. La cucina qui è divertente e cosmopolita, e celebra piatti tanto esotici quanto attraenti. 

Per altre informazioni sulla città di Senigallia consultare FeelSenigallia.

Questo post per #ripartiAMOitalia è in collaborazione con Patatas Nana