La capitale irlandese è ricca di monumenti, di quartieri e di musei da visitare. Ma Dublino è soprattutto vitalità, che si percepisce parlando con le persone e passeggiando tra le sue strade.

Un motivo particolare per il quale girovagare per Dublino é quello di seguire le tracce di un grande dublinese: James Joyce. 

In questo articolo troverete tante informazioni sulla Dublino di James Joyce, ma anche itinerari nei luoghi simbolo, gite fuori porta e informazioni per visitare la città al meglio.

James Joyce

Joyce nacque a Dublino nel 1882 e ci restò fino al 1904, con solo altre due brevi visite; la riteneva triste, monotona e soffocante, appena poté l’abbandonò. La sua vita è stata, quindi, un auto-esilio, un vagare per l’Europa, uno stabilirsi in Italia, Francia e infine in Svizzera.

Il suo libro più acclamato, l’Ulisse, però cattura, ora per ora, la vita della gente e l’atmosfera delle strade di Dublino in un solo giorno: il 16 Giugno 1904.

Oggi, ogni anno, nella stessa data, moltissime persone, molte in costume d’epoca, ripercorrono le orme del protagonista, Leopold Bloom, visitando i luoghi associati al romanzo.

Dublino di James Joyce

In realtà, oltre il BloomsDay, Dublino tutta è piena di rimandi a Joyce.

Ed allora partiamo…

La Dublino di James Joyce

Davy Byrne’s

In pieno centro, in Duke Street, si puó vivere l’esperienza del Davy Byrne’s, pub vecchio stile, dove si beve burgundy e si puó mangiare un panino al gorgonzola come nell’Ulisse o semplicemente bere una pinta di Guinness, birra tipica prodotta in città.

Poco distante, in Earl Street, si trova, invece, la statua di bronzo a grandezza naturale che rappresenta il grande narratore che è stata realizzata da Marjorie Fitzgibbon, ed installata nel 1990 e ricorda, ai cittadini e a noi passanti, uno dei giganti della letteratura del XX secolo.

Museo degli scrittori

Un’altra bella opportunità, consultate il sito per vedere quando e se è aperto, è quella di visitare il museo dedicato agli scrittori dell’isola smeraldo dove naturalmente Joyce spicca per grandezza e importanza.




Ci si lascia sedurre facilmente dall’edificio in Parnell Square e si torna indietro nel tempo, curiosando tra foto, manoscritti, quaderni e registrazioni. Indossando delle cuffie, in diverse sale, si puó addirittura sentire la voce dell’autore mentre parla della sua città e delle sue opere.  Con pochi, anzi pochissimi autori, é possibile fare un incontro così intimo e particolare.

James Joyce’s Centre

I luoghi dublinesi legati al romanzo sono moltissimi e vale la pena ricordare anche The National Museum (Bloom vi si nasconde per evitare incontro con l’amante della moglie), The National Art Gallery, l’imponente edificio della Bank of Ireland e il centralissimo parco urbano St. Stephens’ Garden, vero luogo di culto per i dublinesi, a un passo dal MoLi, in cui passeggiare, leggere un libro, fare jogging o stare all’aria aperta.

Una tappa più lunga deve essere programmata al James Joyce’s Centre, che contiene anche la porta del numero dell’edificio dove inizia e finisce il romanzo, che si trovava al civico 7 di Eccles Street, purtroppo abbattuto per una ristrutturazione degli anni ’60 della zona.

Non lontano, sempre sul lungo fiume, lungo la famosa Bachelor’s Walk, percorso da Bloom, c’è un piccolo luogo magico come Winding Stair Bookshop & Cafè, sorto dove si trovava la casa d’aste Dillon, presente nel libro.

Sandycove

L’ultimo luogo da visitare è un po’ lontano dal centro storico, quindi si prende la Dart da Dublino, si scende a Sandycove e si puó passeggiate in riva al mare per arrivare alla James Joyce Tower.

Questa fortificazione ottocentesca, una Torre Martello, fu costruita per difendere la costa dall’esercito napoleonico e poi divenne l’abitazione dello scrittore irlandese Oliver Joseph St John Gogarty, amico di Joyce. Per questo, lo stesso autore dell’Ulisse ci trascorse come ospite sei notti e la utilizzò come scenario delle prime pagine dell’opera.

Dublino di James Joyce

In questo “viaggio” nel viaggio avrete davvero l’occasione di vedere l’Irlanda dal punto di vista degli irlandesi, quella dove cielo e mare si toccano e si sfiorano continuamente. E se volete una gustosa pausa fatevi conquistare da uno dei baracchini che vendono fish e chips.

Altri luoghi della Dublino di James Joyce

Altri luoghi di Dublino andrebbero visitati, tra cui il grande cimitero di Glasnevin (Finglas Road), il più grande d’Irlanda dove, nel sesto capitolo, Bloom accompagna il padre di Dedalus ad un funerale, oppure si può passare davanti a quello che un tempo era un hotel citato nel libro, il New Ormond (Ormond Quay Lower), o si può passeggiare per Prince’s Street, dove, nei pressi delle poste, era situata la sede del celebre Freeman’s Journal, distrutta durante l’insurrezione di Pasqua del 1916, in cui Bloom lavora come agente pubblicitario.

Cosa vedere a Dublino

Città che negli ultimi anni ha saputo imporsi come una delle principali mete europee, Dublino offre ai propri visitatori la possibilità di divertirsi con moltissime attrazione turistiche e luoghi di importante interesse storico-culturale: ecco i principali.

Trinity College

Tappa semi-obbligatoria per ogni turista in visita nella capitale irlandese, il Trinity College è senza ombra di dubbio una delle principali attrazioni da vedere a Dublino.

Quest’antichissima università, nata ufficialmente nel 1592 per volontà della regina Elisabetta I, include al suo interno vari dormitori, una biblioteca dove sono conservati antichi manoscritti e, ovviamente, le varie aule dove quotidianamente vengono svolte le lezioni.

Guiness Storehouse

Conosciutissimo marchio di birra, Guiness è originario della capitale irlandese. Proprio a Dublino è, infatti, possibile visitare la Guiness Storehouse, fabbrica-museo dove vengono prodotte le famosissime birre stour scure dal sapore leggermente amaro.

La visita permetterà di comprendere con una guida i meccanismi che si celano dietro la produzione di una bevanda così importante e comprende anche spettacoli, omaggi e punti panoramici dove ammirare l’intera città da un posizionamento esclusivo.




The spire

Il monumento The Spire, tradotto in la Guglia, o Monumento della Luce, o comunemente detto “Lo spillone“, in lingua irlandese An Túr Solais, è una struttura conica in acciaio,  situata in O’Connell Stree. Ovvero la torre che sovrasta Dublino che è alta 120m.

The Spire rappresenta innovazione, un nuovo piano urbanistico e anche la lotta per l’indipendenza dell’Irlanda. La torre d’acciaio racchiude tanti significati che trovano corpo nella sua altezza.

Tutto cominciò nel 1999, quando venne messo a punto un progetto di rivalutazione urbanistica della capitale. Bisognava sostituire un precedente monumento, che nel corso del tempo aveva maturato per diversi motivi un’importanza politica.

Il Castello di Dublino

In origine luogo di insediamenti dei vichinghi, poi fortezza militare, residenza reale, sede del Tribunale di Giustizia irlandese e dell’Amministrazione inglese in Irlanda e oggi luogo di celebrazione degli eventi di stato, il Castello di Dublino è certamente un luogo ricco di storia che merita di essere visitato.

Nonostante la visita al castello sia relativamente breve, al suo interno è possibile ammirare alcune delle più importanti luoghi della storia irlandese, dal salone del treno agli appartamenti reali fino agli scavi medievali che mostrano i resti del castello originario.

Cattedrale di San Patrizio

La più grande delle cattedrali dublinesi, quella di San Patrizio è il luogo di culto dedicato al santo patrono d’Irlanda.

Eretta nel 1191 proprio in prossimità del pozzo dove il famoso vescovo era solito battezzare i suoi fedeli, la cattedrale accoglie al suo interno numerosi elementi interessanti, che mostrano la storia dell’edificio. Un esempio è la Porta del Capitolo, luogo dove Ormond e Kildare hanno cessato le proprie ostilità, e la fonte battesimale, ancora oggi perfettamente conservata.

All’interno della struttura vi sono, inoltre, monumenti in onore di alcuni dei personaggi più importanti della storia irlandese, tra cui Jonathan Swift e Douglas Hyde, primo presidente della Repubblica d’Irlanda.

National Gallery

Situata proprio nel cuore della città e capace di interessare migliaia di turisti all’anno, la National Gallery rappresenta una delle mete da non perdere se si è appassionati di arte. Costruito nel 1854 ma inaugurata solo 10 anni dopo, il museo ospita al suo interno diversi dipinti di scuola irlandese e alcuni capolavori italiani e olandesi. Di grande rilevanza sono le opere di Caravaggio, Mantegna, Tiziano e Vermeer.

Il museo può essere visitato gratuitamente e permette di usufruire di diverse audio guide disponibili in diverse lingue.

La statua di Molly Malone

Chi ha avuto il piacere di visitare la capitale irlandese ha visto, probabilmente, la statua di una donna e del suo carretto alla fine di Grafton Street. La donna raffigurata non è altro che la famosa Molly Malone, venditrice di cozze e di vongole a cui è dedicata un’interessante leggenda.

Secondo la tradizione locale, la giovane Molly Malone era, infatti, una pescivendola che arrotondava facendo il mestiere della prostituta e che, proprio a causa di una malattia venerea o di tifo provocato dalle scarse condizioni igieniche del diciassettesimo secolo, morì.

Durante gli anni, la storia di Molly Malone e la stessa pescatrice sono diventati un fenomeno di costume irlandese, in quanto alla giovane sono stati dedicati brani e filastrocche che hanno contribuito a rendere questa figura davvero iconica.

Dublino di James Joyce

Visitare il quartiere Temple Bar

Storico quartiere del centro di Dublino, Temple Bar è sicuramente uno dei luoghi più iconici dell’intera città. La zona prende il nome dal famoso bar, a sua volta dedicato a Sir William Temple. Nonostante non vi sia la certezza, si suppone che proprio a Temple Bar vivesse la famiglia Temple, la cui abitazione era all’epoca situata poco distante dal fiume Liffey.

Sia si giorno sia di sera, nelle vie dell’intero quartiere si radunano moltissimi artisti di strada, caratteristica che ha contribuito a rendere la zona molto turistica e conosciuta in tutto il mondo. Oltre al già citato Temple Bar, il quartiere ospita l’Hard Rock Cafè e l’Irish Rock’n Roll Museum, al cui interno vi è una stanza dedicata alla leggendaria band irlandese degli U2.




Tour in barca sul fiume Liffey

tour in barca sul fiume Liffey sono molto popolari, soprattutto in estate, quando il tempo è più piacevole. Lontano dai tipici tour che si limitano a navigare lungo il fiume con una guida, c’è la possibilità di fare qualcosa di diverso, più speciale e divertente.

Poiché la storia di Dublino è originariamente legata ai Vichinghi, esiste un tour speciale. Anche se non sarete su un’autentica nave vichinga, navigherete su una barca accompagnati da guide vestite da veri vichinghi che cercheranno di farvi immergere nel tour dalla prospettiva di questa cultura.

Cosa mangiare a Dublino

A Dublino sono due i momenti della giornata dedicati al cibo: la colazione e la cena. Sull’isola Irlandese, la tradizione vuole infatti che la colazione sia composta da un ricco menù salato, fatto di salsicce, uova, pancetta e thè; mentre la cena sia composta da vari menù di carne e di pesce.

Vi consigliamo, in una sosta della vostra visita di Dublino, di fermarvi in uno dei tanti bar e caffè della città, dove potrete assaggiare i famosi Sconesbiscottini fatti con uvetta, pezzetti di cioccolato, frutta secca, mirtilli o frutti di bosco, magari accompagnati da un tè.

Il pranzo resta un momento molto marginale della giornata, lo è anche per i viaggiatori impegnati a scoprire la bellezza di Dublino.

Dublin Pass

Dublin Pass è la tessera turistica che vi dà accesso ad oltre 30 attrazioni a Dublino. Vale la pena acquistarla se si ha in programma di visitare diversi musei e luoghi a pagamento, in quanto garantisce accesso gratuito e prioritario, permettendo di saltare la fila.

Permette inoltre di noleggiare biciclette alle postazioni di bike sharing, sfruttare gli autobus turistici (entro le 24 ore) e ottenere sconti sui mezzi pubblici.

Dublin Pass include una guida turistica di 80 pagine e può essere acquistata per una durata che va da 1 a 5 giorni.

Una gita fuori porta – Howth

Con il suo pittoresco porto, le graziose spiagge e le scogliere ricoperte di fiori selvatici, Howth sembra il tipico villaggio che potreste trovare su un tratto remoto della Wild Atlantic Way, piuttosto che a 25 minuti di treno dal centro di Dublino.

Questo paesino è il punto di riferimento per i dublinesi che cercano una boccata d’aria fresca nel fine settimana.

Howth è il posto perfetto per una gita di un giorno da Dublino: questo incantevole villaggio di pescatori offre eccellenti ristoranti di pesce mentre le scogliere lungo il promontorio sono la meta ideale per rigeneranti passeggiate nella natura incontaminata.

Nelle sue acque potrete scorgere tante foche simpatiche che vengono a cercare cibo vicino ai pescherecci ormeggiati. C’è una bella atmosfera, fra barche coloratissime, marinai che scaricano casse di pesce e negozi variopinti. Ne rimarrete affascinati.

Il mare plumbeo e il vento impetuoso sono il tempo ideale per una romantica passeggiata, lungo il molo fino al Baily lighthouse che si protende nel mare, da cui potrete godere una splendida vista sulla baia.

Il Bloomsday

In Irlanda il 16 giugno si celebra il “Bloomsday“, festa nazionale in onore dello scrittore James Joyce. Il nome della festa deriva da Leopold Bloom, protagonista del capolavoro di James Joyce “Ulysses“, mentre la data è significativa tanto nella vita dello scrittore quanto nel corpo dello stesso romanzo.

Il 16 giugno 1904, infatti, Joyce uscì per la prima volta con Nora Barnacle, sua futura moglie, e in seguito scelse questa data per ambientare tutti i fatti narrati nell’Ulysses, come oridnaria giornata di Leopold Bloom a Dublino. Il 16 giugno 1924, Joyce annotò nel suo diario:

“Today 16 of June 1924 twenty years after. Will anybody remember this date?”.




Vi viene in mente un altro primo appuntamento festeggiato ancora un secolo dopo da milioni di persone in tutto il mondo? Beh, Joyce sarebbe soddisfatto di questa attenzione che viene data a lui e al suo romanzo, soprattutto perché all’epoca la sua opera aveva suscitato tanto scalpore da non poter prevedere un tale successo futuro.

Le origini del Bloomsday

Le origini dei festeggiamenti del Bloomsday risalgono al 16 giugno 1954, quando un gruppo di scrittori di Dublino seguaci di Joyce uscirono in città per festeggiare il 50° anniversario delle peregrinazioni dublinesi di Leopold Bloom nel romanzo Ulysses, visitando i luoghi in cui si erano svolti i fatti narrati e rileggendo passi del romanzo in giro per la città.

Molti di noi, ovviamente, non avranno l’opportunità di festeggiare il Bloomsday a Dublino, ma questi famosi luoghi joyciani possono essere visitati in ogni mese dell’anno, perchè vi assicuro che Dublino con quel famoso cielo che è “un oceano di nuvole e corre veloce” è sempre piena di fascino.

Mentre per festeggiare il Bloomsday in qualsiasi luogo siate, basterà leggere un passo dell’Ulisse innalzando una pinta di Guinness in onore del genio che fu James Joyce!

Cheers !!!

Dublino di James Joyce

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Le foto del post “La Dublino di James Joyce” sono di UNSPLASH