A Milano, il quartiere Porta Romana, si distingue per essere diventato il quartiere residenziale per eccellenza; nonché il fulcro della vita sia di studenti universitari che di giovani lavoratori, ma anche di famiglie.

Tra queste famiglie c’è anche quella di Dèsirèe, Milano Per Me, conosciuta prima su Instagram e poi in presenza durante una piacevole camminata tra le strade del suo quartiere.

Dèsirèe, che si è prestata a scrivere questo post a 4 mani, spero il primo di tanti, è un’amabile conversatrice oltre che un’osservatrice attenta.

Ama Milano e nel tempo che abbiamo passato assieme mi ha fatto conoscere la zona di Porta Romana raccontandomi aneddoti, leggende e fatti storici interessantissimi.

Il quartiere di Porta Romana

Il quartiere prende il nome dall’arco di Porta Romana, principale porta di accesso a Milano, da cui partiva la strada per l’Antica Roma. Venne realizzata nel 1596 in occasione del passaggio a Milano di Maria Margherita d’Austria, diretta a Madrid per sposarsi con Filippo III di Spagna.

Anche il Corso di Porta Romana è stato per lungo tempo al centro della vita milanese, prescelto dalla locale nobiltà per edificare le proprie residenze nobiliari ed è stato anche luogo di cerimonie trionfali.

Il corso di Porta Romana è stato per lungo tempo il centro della vita cittadina milanese e luogo prescelto dalla nobiltà locale per costruirvi le proprie residenze nobiliari.

Porta Romana Milano

Qui si tenevano cerimonie trionfali e liete feste. Alla fine del ‘700 la sua importanza iniziò a diminuire in seguito al fiorire di nuovi quartieri in zone diverse della città.

Oggi in questo antico quartiere del centro di Milano si può ancora sentire il sapore della vecchia Milano; degustando un caffè in uno dei bar storici o fermandosi a pranzo in una delle tante trattorie tipiche o visitando luoghi e monumenti curiosi e intrisi di storia meneghina.  

Lascio la parola a Dèsirèe e al suo itinerario.  

Porta Romana

Si parte da Piazza Medaglie D’oro, ovvero da Porta Romana, quella che per ben due secoli rappresentò la principale via d’accesso alla città lungo l’asse dell’antica via per Roma e che fu un regalo di nozze.  

Venne eretta infatti alla fine del ‘500 per accogliere Margherita d’Austria appena quattordicenne, promessa sposa a Filippo III Duca di Milano.

A ben guardare vi si possono ancora cogliere i bassorilievi a forma di conchiglia aperta con la perla in onore proprio di Margherita che in latino significa “perla”.

Pensate all’emozione della giovane sposa nel varcare questa magnificenza!

Porta Romana Milano

Una porta dal significato romantico, ancor più se si pensa che è collocata sulla punta del cuore immaginario che le Mura Spagnole disegnavano a quell’epoca.

Adiacente alla piazza, incastonate tra le mura e il vecchio acquedotto, si trovano anche le “Terme di Milano”, dove è possibile fare una sauna all’interno di un antico tram cittadino. Da parte di QT Terme un vero tributo alla città.

Per scoprire le particolarità e le bellezze di CORSO DI PORTA ROMANA leggete il blog MILANO PER ME.

Rotonda della Besana

In pochi minuti, percorrendo Viale Caldara e poi Viale Regina Margherita, ampie strade trafficate, ma dai bei palazzi a molti piani, si arriva alla Rotonda della Besana.

Qui dove ora s’ode il vociare dei ragazzini che corrono sul prato, dove la chiesa sconsacrata ospita il Museo dei Bambini. In questo idillio verde protetto dalle mura come se fosse un salotto, furono seppelliti più di 150.000 morti.

Era infatti il Foppone dell’Ospedale Maggiore (l’attuale Università Statale) ossia il cimitero, da “foppa” cioè fossa.

Curioso come luoghi di morte e sofferenza siano diventati luoghi di studio e svago oggi.

Sinagoga e Giardini della Guastalla

Porta Romana Milano

Percorrendo via San Barnaba, proprio la via che in passato collegava l’ospedale al cimitero, costeggiando i celebri Chiostri purtroppo chiusi, si giunge in via della Guastalla; dove s’aprono gli omonimi giardini.

Stretta nella morsa di palazzi eleganti e sempre presidiata da militari armati, si può ammirare la facciata oro e celeste della Sinagoga Centrale edificata nel 1892, principale luogo di culto della comunità ebraica milanese. Così bella e imponente che si coglie con difficoltà nell’angusta via.

Poco vicino come ci ha insegnato Paola, di Milano in Tour, invece si trova un portone riccamente decorato, che si chiama proprio “portone dei satiri della Guastalla”. Queste figure mitologiche osservano, al civico 15, con fare preoccupato, chi varca il portone.

Porta Meravigliosa e Chiesa Valdese

Attraversiamo i bellissimi Giardini della Guastalla che sono tra i più antichi di Milano, adoranti da una bellissima vasca, e giungiamo nella roboante via Francesco Sforza.

Non si può non notare La Porta della Meraviglia che dava accesso al ponte sul naviglio che scorreva proprio lungo questa strada, per facilitare il trasporto delle salme dal retro dell’Ospedale (Ca’ Granda) al Cimitero (Besana).

Poco distante c’è la Chiesa Valdese che nasconde una curiosità; la sua facciata infatti è l’unica porzione sopravvissuta e interamente ricostruita dell’originaria Chiesa di San Giovanni in Conca, i cui resti potete vedere in Piazza Missori. Un innesto storico pazzesco.

Corso di Porta Romana e Palazzo del Diavolo

Percorrendo via Francesco Sforza e immaginando le acque dell’antico naviglio che scorrono interrate sotto ai nostri piedi, raggiungiamo Corso di Porta Romana, elegante via che porta verso il cuore della città.

Tra tanti palazzi storici, uno spicca più di altri per sobria ma inquietante presenza: è Palazzo Acerbi, anche detto Palazzo del Diavolo.

Porta Romana Milano

Tra storia e leggenda si narra che nel ‘600 il ricco signor Ludovico Acerbi, incurante della peste che seminava morte a Milano, ostentasse sfarzo scalpitando su una carrozza trainata da destrieri neri e organizzando feste sontuose nelle sue sale.

Nessuno dei suoi invitati si ammalò mai né morì e tutti si convinsero che lui fosse proprio il demonio in persona.

Un’ altra curiosità incredibile è la palla di cannone che potete vedere conficcata sul muro di facciata, risale alle Cinque giornate di Milano del 1848.

Affascinante pensare che il diavolo due secoli più tardi abbia fermato quella cannonata in superficie.

La colazione

La zona di Porta Romana è ricca di bellezze discrete, piccoli misteri, risvolti inquietanti e curiosità uniche, scorci verdi ed eleganti, luoghi culturali, come il Teatro Carcano, palazzi storici ed edifici religiosi, val la pena di addentrarsi nelle sue vie per una passeggiata.

Senza dimenticare di far tappa per un caffè da Panarello, assaggiare i suoi mitici cannoli e portarsi a casa le sue inimitabili crostate alla marmellata, come consiglia Desiree, o il Kranz, un dolce che ha origini austroungariche reinventato dai pasticceri lombardo-veneti che vi consiglio io.

Vi è piaciuto questo tour a quattro mani ? Quale altro quartiere vi piacerebbe scoprire con qualche altro comunicatore digitale ? Aspetto i vostri commenti.

Porta Romana Milano

Per una pausa gustosa – da Ottobre 2021

Berberè, ha aperto la 5° sede in Porta Romana, uno dei quartieri trend della Milano dalla ristorazione in fermento.

Cinque pizzerie in cinque anni a Milano per Berberè – che ha il “cuore” a Bologna – è, probabilmente, un atto d’amore per il capoluogo lombardo.

I fratelli Matteo e Salvatore Aloe, che hanno creato Berberè, di idee interessanti, a quanto pare, ne hanno parecchie; a cominciare dall’insegna dedicata alla pizza da lievito madre vivo e proseguire con la proposta di menù stagionali.

Un impegno confermato anche da riconoscimenti e premi come l’inserimento nella Top Ten delle migliori catene di pizzerie artigianali della guida “50Top Pizza 2021”, l’assegnazione dei “tre spicchi”, massimo riconoscimento assegnato da una prestigiosa guida come Pizzerie d’Italia 2022 del Gambero Rosso e addirittura per il quinto anno consecutivo.

Quindi anche in Porta Romana si potrà dire “ci vediamo da Berberè” invece che “ci vediamo in pizzeria” per assaggiare, come abbiamo fatto noi, le proposte del menù stagionale; cavolo nero, speck e patate, zucca e funghi, Tonno e Salsa Verde.

Oltre ovviamente a stuzzicare l’appetito con sfizi, montanarine e dolci realizzati per Berberé dal Maestro pasticciere Luigi Biasetto.

Un grazie speciale a Dèsirèe, molte delle foto del post sono sue, per questo tour nel quartiere di Porta Romana nella nostra Milano.

C|E Contemporary – galleria d’arte contemporanea e non solo

C|E Contemporary nasce dall’unione e dalle esperienze di professionisti con affermata attività pluriennale nel mondo dell’arte, della cultura e della comunicazione.

Lo spazio a Milano, nella centrale zona di Porta Romana, ospita mostre ed eventi di carattere artistico e culturale. (più precisamente in via gerolamo tiraboschi 2/76)

Nella persona del suo presidente, Christine Enrile, C|E Contemporary intrattiene rapporti di collaborazione culturale con le Ambasciate Italiane in diversi paesi europei e con Consolati ed Istituti di Cultura dei principali Paesi dell’Unione Europea.

Il team C|E Contemporary programma percorsi espositivi che alternano a figure di artisti che hanno scritto un’importante pagina di storia, altri che hanno messo a segno una grande ricerca estetica fino ad una selezione di giovani artisti emergenti.

C|E Contemporary vuole offrire un punto di incontro tra chi produce e chi ama le arti e la cultura nelle sue più svariate forme espressive.

Foodmò – Bottega

Se avete voglia di una pausa di gusto ad ora aperitivo il consiglio è di fermarvi da Foodmò.

Foodmò nasce come e-commerce di prodotti di qualità ed in seguito ha creato un bottega fisica, dove assaggiare bontà ciò che proviene dai piccoli produttori italiani che sono i garanti del Mangiar Bene e i promotori delle tradizioni culinarie del nostro Bel Paese. (più precisamente in Via Antonio Fogazzaro, 11)

Se poi si rimane colpiti dalla qualità, e lo sarete, potete fare ordini, in maniera facile, veloce e altamente gustosa sul portale online Foodmò.

Ciao sono Désirée Coata, scrittrice, content creator e Instagram specialist. Lavorare con i social coniuga il mio amore per scrittura e creatività  con un’empatica propensione alle relazioni. Sono un’instancabile esploratrice di luoghi armata di stupore bambino e cuore emozionato. Creo itinerari urbani per gente curiosa, ho una rubrica noir su delitti e misteri, amo raccontare la mia Milano scrivendo di buio, cemento e beltà.

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