Vivere la magia di Venezia all’alba è un privilegio da non perdere durante un soggiorno in laguna.

Venezia è un privilegio

Venezia è stata un privilegio fin da quando ero piccola e i miei genitori mi hanno portato a vedere la città sull’acqua diverse volte.

Ho i classici ricordi di Piazza San Marco piena di piccioni, dei canali con le gondole, di Burano e Murano con le loro tradizioni.

Lo è stato quando ci sono tornata da giovane donna che finalmente poteva visitare le città seguendo il suo punto di vista, i suoi interessi e la sua volontà.

Lo è stato quando ci sono tornata per ben tre volte da insegnante con ragazzi di tutte le età; mostrando il lato più intimo, carnale e meraviglioso senza stereotipi.

Venezia è stata un privilegio anche in questo viaggio rimandato per ben due volte e finalmente realizzato.

Venezia all’alba

La pandemia e Venezia

Venezia è stata un privilegio perché visitata in questo momento di pandemia, di solitudine e di fatica per il turismo e non solo.

Mentirei se dicessi che tutto questo non mi è dispiaciuto.

Una volta tanto Venezia è solo per noi che vogliamo rivederla in questa veste inedita e che l’amiamo ancora di più.




Venezia è un privilegio visitata all’alba. Per le strade ci sono solamente i veneziani che si recano al lavoro, i netturbini che la tengono pulita, i gondolieri che sistemano e preparano le loro gondole, i camerieri che sistemano i tavolini del bar e i commessi che cominciano a preparare negozi per l’apertura.

Venezia all’alba

L’alba a Venezia

Svegliarsi nelle prime ore del mattino rappresenta un modo per rallentare il proprio ritmo e trovare il tempo per parlare a se stessi.
Guardare una bella alba è la medicina più utile che ci sia: fare il punto sulla giornata che si sta per iniziare aiuta a creare un forte legame con la natura che ci circonda e con la città che ci ospita.
L’alba, così come il tramonto, è un fenomeno naturale particolarmente carico di energia positiva che prepara il corpo a vivere l’intera giornata in ogni piccolo istante.

Vi starete chiedendo perché vi suggerisco di perdere ore preziose del vostro sonno per vedere il sole cresce e inondare la città con la sua luce nitida.
La risposta è molto semplice: Venezia è ricca di luoghi incantevoli, ma avere il privilegio di vederli deserti è un’esperienza molto diversa dall’osservarli brulicanti di persone e mezzi di trasporto.

Un esempio fra tutti è il Teatro “La Fenice” con i suoi due ingressi, di terra e d’acqua, completamente vuoti, ed allo stesso tempo magici, al mattino presto.

Hotel Noemi e Sestriere San Marco

Sicuramente Piazza San Marco è un punto strategico da cui ammirare le prime luci del nuovo giorno: esse giungeranno ai vostri occhi attraversando guglie e pinnacoli della famosa Basilica.

Così, visto che l’alba cittadina era uno dei must che volevo inseguire nel mio week end, ho deciso di dormire in pieno centro.

L’hotel Noemi è una struttura a conduzione familiare posizionata nel cuore di Venezia. Le camere vantano un arredamento settecentesco in stile veneziano, con mobili eleganti e tessuti raffinati. Sembra quasi di essere in un palazzo nobiliare.

Tutte le stanze sono dotate di connessione Wi-Fi gratuita, aria condizionata e bagno privato. La colazione viene servita in una saletta piena di specchi e decorazione in stile; caffè, marmellate, pane fragrante, fresche brioches e qualche assaggio di salato saranno perfetti per iniziare al meglio la giornata.

Incastonato tra le caffetterie, i negozi e i ristoranti più famosi di Venezia, l’Hotel Noemi dista a piedi 1 minuto da Piazza San Marco e 5 minuti dal Ponte di Rialto; tanto da dimostrarsi punto di partenza perfetto per le escursioni mattutine.

Venezia all’alba

Infatti osservare il Salotto del Mondo completamente deserto è uno spettacolo non da poco: in poche ore, turisti e lavoratori invaderanno le calli e riempiranno i tavolini dei celebri caffè della piazza.
Vi suggerisco poi di camminare lungo la Riva degli Schiavoni, passando dal ponte dei Sospiri, da cui potrete avere una visuale completa del sorgere del sole: una passeggiata rilassante che vi porterà fino a Castello, il sestiere più orientale di Venezia.

Venezia all’alba

Da qui potrete iniziare la vostra giornata visitando una parte della città molto caratteristica e autentica, oltre a poter accedere ai Giardini della Biennale, sede tradizionale delle Esposizioni d’Architettura, in corso in questo periodo, che ospita 29 padiglioni di paesi stranieri.

Viceversa andando nella direzione opposta si arriva al Sestriere Dorsoduro.   

Sestriere Dorsoduro

Il sestiere di Dorsoduro ospita due dei migliori punti da cui poter assistere all‘alba a Venezia.
Il primo è sicuramente il Ponte dell’Accademia che già nelle primissime ore del mattino offre una vista sui colori dell’aurora veramente immancabile.

Il secondo luogo è la Punta della Dogana: da qui potrete vedere il sole sorgere lentamente da dietro l’isola del Lido che, nella sua naturalezza, fa da background allo skyline dell’isola di San Giorgio Maggiore.

Da questo luogo potrete osservare come natura e architettura si fondono in una bellezza unica, dando luogo ad una delle città più belle del mondo.

Per vedere i luoghi sulla mappa clicca su VENEZIA INSOLITA

Altri luoghi da vedere all’alba

Quando il sole sta colorando di rosa Venezia potrete visitare alcuni luoghi che durante il giorno sono un po’ affollati o lontani dai soliti itinerari.

In questo modo potrete scoprire una città inedita. Senza rinunciare a bere il caffè nei baretti, che non aprono prima delle 7.30 e dove incontrerete solo veneziani

Bansky

Curiosamente l’opera di Basnky a Venezia è passata inizialmente inosservata ed è stata notata soltanto qualche giorno dopo la sua realizzazione. Forse perché è più facile vederla da un vaporetto che muovendosi a piedi.

Ma dove si trova precisamente il murales di Banksy a Venezia? Si trova nel sestiere Dorsoduro, in zona Università Ca’ Foscari. Lo potete ammirare sul muro di una casa sopra a un canale, vicinissimo a Campo Santa Margherita.

Vi suggerisco di prendere come riferimento la farmacia Santa Margherita e di salire sul ponte dalla cui sommità l’opera si vede abbastanza bene.

Il murales è ispirato al tema dell’immigrazione; raffigura un bambino che indossa un giubbetto di salvataggio e ha in mano un razzo segnaletico color fucsia fluorescente.

Scala Contarini del Bovolo

A Venezia si va e si ritorna innumerevoli volte nella vita. A Venezia musei e luoghi di interesse non mancano.  Avete già sentito parlare o visitato la scala del Bovolo?

Io ci sono stata la prima volta che ero piccolissima, quando ancora non esistevano i social, ma in compenso c’era mio padre che è un vero “cercatore” di luoghi insoliti.

Infatti vicino al campo Manin è proprio nascosta questa scala a chiocciola che merita una visita.

In una piccola e stretta laterale al campo si trova il palazzo Contarini del Bovolo, un tempo di proprietà della potente famiglia patrizia dei Contarini, che nel Trecento aveva persino avuto l’onore di aver dato un doge alla Serenissima. Fu proprio uno dei discendenti di questa famiglia, Pietro Contarini, che verso la fine del Quattrocento ornò il suo palazzo con questa splendida scala.

Non solo vi sembrerà di entrare in una storia antica, ma arrivando alla terrazza panoramica avrete uno spaccato a 360° sulla città; nei giorni sereni si riescono a vedere pure le Dolomiti in lontananza.

Per accedere alla Scala del Bovolo, i biglietti sono acquistabili anche sul posto, ma vi consigliamo di riservare la vostra visita in anticipo on line, infatti la scala è accessibile solo a piccoli gruppi.

Gli Squeri

Gli squeri sono i cantieri dove si fabbricano le Gondole e altre imbarcazioni di piccole dimensioni dal fondo piatto tipiche della navigazione lagunare.

Interessante il nome, forse dalla parola greca “eskharion” (cantiere, scivolo per il varo) oppure la derivazione ‘masticata’ alla veneziana di ‘squadra’ nel senso di gruppo organizzato con diverse specializzazioni di lavoro, sinergico ad un risultato. Altre ipotesi indicano il nome da ‘squara’ l’attrezzo usato dai falegnami.

Quello di San Trovaso, lungo il rio di San Trovaso alle Zattere che sbocca nel Canale della Giudecca, è uno degli ultimi rimasti e, forse, il più caratteristico e significativo.

L’attività di questo squero è testimoniata fin dal ‘600, il cantiere e le case d’abitazione degli ‘squerarioli’ (artigiani maestri d’ascia) sono del tutto anomali rispetto al contesto urbano di Venezia.

Ricordano infatti le case di montagna cadorine, luogo di provenienza dei primi artigiani carpentieri e del legname da costruzione.

Bacino Orseolo

Un altro luogo imperdibile al mattino è il Bacino Orseolo che si trova a pochi passi dall’angolo di destra di Piazza San Marco ed è uno specchio d’acqua nel quale trovano riposo le Gondole prima degli innumerevoli giri per gli angusti canali e rii di Venezia.

Il luogo, che potremmo definire una specie di darsena, è dedicato ad uno dei più illustri dogi della Repubblica di Venezia; Pietro Orseolo II che venne elevato dall’assemblea popolare a rappresentante ducale di Venezia nel 991.

Venezia all’alba

Post per il progetto #ripartiAMOitalia