Parigi insolita e nascosta

Parigi è da sempre una delle mete più ambite dal turismo mondiale e considerata una delle città più suggestive e romantiche al mondo. La città dove il mio cuore nomade trova pace.

Molti turisti e viaggiatori vi giungono per la prima volta, con l’intenzione di non lasciarsi scappare gli imperdibili must della capitale francese, ma tanti altri, appassionati ed esperti della destinazione, ci tornano più volte negli anni, alla ricerca di posti originali e insoliti e di nuovi aspetti ed emozioni che la capitale può offrire.

Questa, mia personalissima selezione, per vivere una Parigi insolita e nascosta.

Montmartre e la statua che esce dal muro

Piccole stradine con il pavé, casette ricoperte di edera, graziosi caffè e pittori squattrinati che provano a guadagnarsi da vivere con la loro arte. Questa è non solo è Montmartre.

Parigi è una città composta soprattutto da grandi piazze, grandi boulevard e grandi palazzi, e forse Montmartre è speciale proprio perché è diversa dal resto della capitale francese.

Oltre gli instagram spot più famosi come il Moulin de la Galette, il ristorante “La Consulat” e la Maison Rosè ed oltre la piazzetta degli artisti e gli ultimi vigneti rimasti non dovete perdervi la scultura di Bronzo “Le Passe Muraille”, realizzata da Jean Marais nel 1989, che rievoca la novella di Marcel Aymé su un uomo in grado di attraversare i muri.

Si trova nella Place Marcel Aymé, dove visse l’omonimo scrittore e raffigura, per l’appunto, un uomo che passa attraverso un muro di pietra!

Secondo il racconto, risalente al 1943, esisteva un uomo in grado di attraversare i muri, che abitava proprio a Montmartre e che vi rimase intrappolato a causa dell’amore.

Il campo da basket di Pigalle

Nel cuore di Parigi si trova un campo da basket davvero speciale, realizzato in technicolor. A crearlo il brand di moda Pigalle e gli esperti di design di ILL-Studio. Il risultato è un capolavoro artistico, che spunta fra gli edifici di Pigalle, in Rue Duperré. Il campo è stato realizzato da ILL-Studio per fornire un punto di aggregazione al quartiere, creando 480 metri quadri originali e fuori dal comune, fra grafismo e colori accesi.

I passaggi coperti

Les Passages di Parigi, in poco tempo, divennero il simbolo di una Parigi pulita, chic, sfavillante, lontana dai pericoli e dai rischi della strada. Le gallerie coperte, in pratica, erano il luogo delle luci, degli incontri galanti, dello shopping e del commercio e, non a caso, furono collocate sulla rive droite, vicino ai grand boulevards e ai teatri. Oggi sono la testimonianza, bellissima e senza tempo, della Parigi insolita e nascosta.

Vi consiglio i miei due passaggi coperti preferiti

Galerie Vivienne

Nel 1826 nacque come galleria per negozi e boutique di lusso. Tuttora ne conserva le caratteristiche e l’aspetto ancora molto elegante. I mosaici al suolo e la tettoia in vetro si sono conservate in ottimo stato fino ai giorni nostri.

Passage Verdeau

Realizzato nel 1847 dagli stessi architetti del Passage Jouffroy, le Passage Verdeau è caratterizzato da un design neoclassico elegante. Con l’apertura dell’Hotel Drouot, molti antiquari, collezionisti e librai hanno iniziato a frequentare questo passaggio coperto.

Il Samaritaine

Un edificio simbolo della capitale francese ha riaperto i battenti: Samaritaine Pont-Neuf, lo storico department store, ora di proprietà del gruppo LVMH, completamente restaurato e ampliato.

Inaugurato nel 1870, Samaritaine Pont-Neuf è stato il primo dei grand magazins di Parigi. Grandissimo, lussuoso, organizzato su più piani, offriva all’élite delle Belle Époque una scelta di articoli senza precedenti, da scovare salendo e scendendo la monumentale scala in ferro battuto. Non perdetevi l’ultimo piano con maestosi mosaici a base dorata e con raffigurazioni naturali e pavoni.

Dove osservare gratis un tramonto

La terrazza è quella delle Gallerie Lafayette Haussmann, il più antico centro commerciale del gruppo, inaugurato nel 1912. Basta entrare, prendere l’ascensore o la scala mobile e salire fino al settimo piano.

All’aprirsi della porta automatica vi troverete sopra all’edificio d’art nouveau e davanti a voi Parigi.

In primo piano ecco il dorso dell’Opera e alla sua destra la Tour Eiffel. La terrazza è grande e ospita spesso mostre fotografiche. Passeggiando sulla terrazza potrete scorgere il Centre Pompidou, Notre Dame, il Pantheon e molto altro.

La torrefazione Coutume

La torrefazione Coutume è stata fondata nel 2010 da Antoine Nétien e Tom Clark.

Coutume rifornisce oggi caffetterie, ristoranti e alberghi della capitale, dove ha due caffetterie, e ha aperto anche a Tokyo e Ginevra.

“Non vogliamo essere chiamati brûlerie perché noi il caffè non lo bruciamo. Il lavoro del torrefattore è esaltare ciò che rende quel caffè particolare, il profilo, l’origine”

spiega Nétien.

Per assaggiare le loro eleganti miscele potete scegliere, anche, il primo piano della Gallerie Lafayette.

Il Bustronome, autobus gastronomico

Il Bustronome è l’autobus gastronomico di Parigi. A bordo di questo lussuoso bus-ristorante gusterete le pietanze di un delizioso pasto gourmet.

Inoltre, vi verrà consegnata un’audioguida in italiano, grazie alla quale potrete conoscere la storia dei principali monumenti parigini.

Bustronome è un pullman di alta gamma, completamente vetrato e arredato con gusto, nel quale è possibile pranzare o cenare, ammirando le strade e i monumenti più famosi della capitale francese.

Il giro comincia al n. 2 dell’avenue Kleber, a due passi dall’arco di trionfo e dagli Champs-Elysées, e attraversa tutto il centro della città, passando accanto a celebri edifici come l’Opéra Garnier, Notre Dame o la Tour Eiffel (vista girandoci intorno a partire dal Trocaderò, punto di osservazione migliore, secondo me).

In questo ristorante itinerante, con una raffinata selezione di musica francese in sottofondo, potrete gustare una cucina ricercata e creativa, ma rigorosamente francese. Sono proposti dei menu di degustazione di 4 o 6 portate, che si rinnovano di stagione in stagione per offrire ingredienti sempre freschi.

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Il museo del Louvre e la “Libertà che guida il popolo”

Il Museo del Louvre è uno dei musei più grandi di tutto il mondo, di conseguenza può risultare difficile fare una selezione delle opere da vedere. Il primo passo per una visita indimenticabile è valutare il tempo che si ha a disposizione e decidere che tipo di esplorazione si vuole intraprendere.

Alcune opere in particolare sono diventate una vera e propria tappa fissa per i visitatori di tutto il mondo. Ed io vi consiglio di non perdervi “La Libertà che guida il popolo”.

“La Libertà che guida il popolo” è un famosissimo olio su tela realizzato da Eugène Delacroix nel 1830. Il dipinto rappresenta tutte le classi sociali unite contro l’oppressione.

Esse sono guidate da Marianne, ovvero la personificazione della Francia, che in questo dipinto simboleggia la libertà. Marianne è rappresentata con abiti moderni, intenta ad avanzare sulla barricata con la bandiera francese nella mano destra e un fucile nella sinistra. Il dipinto è ricco di simbologia politica, come ad esempio il tricolore che richiama i valori della rivoluzione del 1789. Il berretto frigio, invece, è il simbolo dell’idea repubblicana dai rivoluzionari. Il ragazzino che affianca Marianne rappresenta invece la lotta dei giovani contro l’ingiustizia della monarchia assoluta.

La Mosquée de Paris

La Mosquée de Paris si trova nel quartiere Jardin de Plantes e si caratterizza per un bell’edificio in stile ispano-moresco.

E’ la sede del centro religioso musulmano di Parigi, è visitabile tutti i giorni ad eccezione del venerdì.

Venne costruita nel 1922 per ringraziare ed onorare gli aiuti ricevuti dai paesi del nord Africa durante la Seconda Guerra Mondiale. É costruita con cemento armato e decorata con mosaici, ferro battuto e sculture di legno portate dal Marocco.

Durante l’inverno si può accedere ai bagni turchi, che sono aperti per gli uomini il martedì e la domenica e per le donne gli altri giorni della settimana. Godetevi la Moschea, i suoi giardini e cortili.

Non potete perdervela. Il biglietto d’ingresso costa 3 euro.

Place de Vosges

Situata nel quartiere “Le Marais”, in passato ghetto ebraico, Place de Vosges è la piazza pubblica più antica di Parigi costruita tra il 1605 e il 1612. Architettura rinascimentale, la piazza ha una forma simmetrica su cui si affacciano case uniformi di mattoni rossi con dettagli in pietra e tetti spioventi in ardesia. Un importante palazzo è l’Hotel Arnaud dove visse Victor Hugo fino al suo esilio. Luogo ideale dove concedersi una pausa, la piazza è stata di ispirazione a numerosi scrittori ed è uno dei luoghi dove scoprire la vera anima di Parigi.

La libreria Shakespeare and Co

Una delle attrattive maggiori di una città come Parigi è la sua connessione con epoche passate, romantiche e attraenti.

Un posto che risponde ampiamente a una descrizione del genere è senza dubbio la libreria Shakespeare and Company, situata lungo la rive gauche della Senna, a due passi dalla Cattedrale di Notre-Dame.

Il fatto che questa libreria sia stata oggetto delle attenzioni del noto regista Woody Allen (che tra l’altro, decide di includere nel suo film tributo a Parigi “Midnight in Paris”) parla da sé.

Fondanta nel 1919 dall’americana Sylvia Beach, divenne luogo d’incontro per importanti scrittori del calibro di Ezra Pound, Ernest Hemingway e James Joyce. Negli anni ’50, poi, vi passarono anche diversi scrittori della Beat Generation.

A dispetto del valore storico culturale che Shakespeare and Company ha ottenuto nel corso del tempo, questa libreria non è un museo o un vecchio cimelio da osservare a distanza; è un posto vivo e attivo.

La street art e Invader

Invader è un artista francese di cui non si conosce l’identità, uscito dalla scuola di Beaux Arts di Parigi, città che inizia a “invadere” per la prima volta, nel 1998.

Il suo nome e il suo modo di lavorare si rifanno al famoso videogame Space Invaders (uscito nel 1978 e diventato famoso nel mondo tra gli ’80 e i ’90), passando attraverso le sue figure pixelate a mosaico che sono composte da tante tessere di ceramica colorata. Il suo operato si concentra sulla disseminazione, l’Invasione appunto, e non sulla riproduzione.

Basti dire che a Parigi gli Space Invader da trovare sono a oggi 1357.

Il modo in assoluto migliore per scovarli è camminare per Parigi col naso all’insù, all’ingiù, in lungo e il largo; Parigi vi apparirà in tutta la sua bellezza in modo nuovo e giocoso.

Hotel de la Marine

Monumento emblematico di Place de la Concorde, l’Hôtel de la Marine è un superbo complesso architettonico realizzato nel XVIII secolo da Ange-Jacques Gabriel, Primo architetto del Re. Fino al 1798 ospita il Guardamobili della Corona prima di diventare, per oltre duecento anni, la sede del Ministero della Marina. E’ stato riaperto a giugno 2021 dopo un lungo restauro curato dal Centre des Monuments Nationaux.

Muniti di cuffie interattive di ultima generazione, battezzate Le Confident, vi immergerete nella quotidianità della vita a palazzo, con rumori, suoni, conversazioni che si attivano automaticamente man mano che ci si sposta nei vari ambienti.

Vi sentirete, come è accaduto a me, parte dei vari scenari, ricostruiti con attenzione filologica, quasi personaggio fra i personaggi.

Per approfondire leggi “Visitare l’Hotel de la Marine” di Bussola e Diario

Dove dormire e il 25hours Hotel Paris Terminus Nord

Il colorato mondo delle culture vive nel mezzo del 10° distretto. Qui, di fronte alla stazione ferroviaria centrale Gare du Nord, si trova il 25hours Hotel Paris Terminus Nord, che è una dichiarazione d’amore per lo spirito vibrante di questo quartiere e dei suoi abitanti.

L’agenzia di design Dreimeta ha collaborato con il team parigino Visto Images per sintetizzare il trambusto del 10° arrondissement: un giocoso miscuglio di vivaci e colorati murales in stile street-art. Le camere sono ritiri rilassanti ispirati all’Africa e all’Asia.

Varcate le immense porte vetrate dell’ingresso, verrete catapultati in una particolarissima atmosfera in cui niente è lasciato al caso. Tutto è colorato e posizionato come se ci si trovasse in un bazaar africano: un mix cosmopolita di culture e rifugio urbano per il viaggiatore. L’accoglienza al pianoterra ricorda un chiosco francese.

Il ristorante Neni con la sua cucina israelo-mediterranea e il Sape Bar con il suo ampio bancone e le poltrone in pelle costituiscono il cuore pulsante dell’Hotel.

Della mia camera medium, perfetta sistemazione per riposarmi dopo la scoperta di questa Parigi insolita e nascosta, i dettagli che ho adorato sono le lampade realizzate con vecchie bottiglie di plastica e vimini, i bellissimi cuscini stampati e l’esotico lavabo in stile marocchino nel bagno.

Il letto, poi, è forse il più comodo su cui abbiamo dormito. C’è anche un’area scrivania in camera, proprio accanto al balcone e un sacco di spazio nella stanza per riporre i bagagli. Anche se la strada fuori è trafficata non sentirete, durante il vostro soggiorno, un solo suono mentre le porte del balcone sono chiuse.

L’hotel è collegato in maniera ottimale con le principali attrazioni parigine raggiungibili in pochissimo tempo grazie alla fermata “Gare Du Nord” del Metro, ubicata subito fuori dalle maestose porte di vetro di ingresso.

Informazioni utili

La metro e la RER

La prima linea della metro fu inaugurata il 19 luglio 1900 e collegava Porte de Vincennes con Porte Maillot. Dalla sua inaugurazione la rete si è ampliata progressivamente, con la costruzione di un’ultima linea nel 1998, che è considerata una delle più moderne del mondo. Oggigiorno la metropolitana dispone di 303 stazioni e copre 213 chilometri.

I cartelli con le indicazioni per i passeggeri hanno apposte le parole Métro o Métropolitain, ma a volte la sola lettera M. Le linee sono numerate da 1 a 14 ed esistono due piccole linee aggiuntive chiamate 3bis e 7bis.

Per muoversi nel centro di Parigi, la metro si collega perfettamente alla RER (che collega la città ai due aeroporti e alla reggia di Versailles; il biglietto dei due servizi è lo stesso e a malapena si nota la differenza.

La metro di Parigi è attiva dalle 5:30 alla 1:00. Si dice che non c’è nessun punto di Parigi lontano più di 500 metri da una stazione della metro.

Sono disponibili più tipi di biglietti di trasporto: biglietto ordinario, chiamato Ticket t+, abbonamenti giornalieri e settimanali, Paris Visite e Pass Navigo.

L’acqua

Quando i camerieri a Parigi vi chiederanno se volete l’acqua chiedete sempre “eau en caraffe” ovvero l’acqua del rubinetto che è eccellente e gratis.

In giro per la città, per lo stesso motivo, riempite borracce e bottigliette dalle fontanelle pubbliche disseminate ovunque.   

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Il post “Parigi insolita e nascosta” è in collaborazione con Centre des Monuments Nationaux, 25hours Hotel Paris Terminus Nord, Civitatis, Heymondo e GoOpti.