Dal panettone al risotto, passando per i mondeghili e la cotoletta: ecco la mia – personalissima – lista delle 6 specialità da mangiare a Milano.

Infatti Milano non è solo la capitale della moda, ma anche una città in continua evoluzione che sta tenendo il passo con le altre città europee per quanto riguarda innovazione, architettura ed ovviamente food.

Quando si parla di cibo, però, è inevitabile guardare alla tradizione.

Risotto alla milanese con ossobuco

A costo di sembrare banali, merita il primo posto perché il risotto alla milanese non è un semplice risotto allo zafferano. Si prepara con il midollo e va servito rigorosamente insieme all’ossobuco.

Il risotto alla milanese è il fiore all’occhiello dei piatti tipici della Lombardia.

Dal sapore intenso, contempla ingredienti quali zafferano, tanto burro e formaggio, il famoso ossobuco e midollo di bue.

Le storie sulla sua origine sono tante, ma la più accreditata è legata al Duomo di Milano.

L’affascinante leggenda narra che Valerio di Fiandra, artista impegnato nella realizzazione delle vetrate della Cattedrale di Milano, avesse al suo fianco un aiutante soprannominato Zafferano, questo perché aggiungeva abitualmente un po’ della pregiata spezia ai colori per ottenere brillantezza.

Il maestro, per prenderlo in giro, era solito dirgli che prima o poi avrebbe finito con il metterlo perfino nel cibo e lui, per scherzo, lo fece davvero!

In occasione delle nozze della figlia di Valerio, Zafferano chiese allo chef di aggiungere al riso un pizzico della spezia.

I commensali gradirono talmente tanto il gusto e il colore dorato del risotto che, da quel momento, si diffuse fino ad essere presente sulle nostre tavole ancora oggi.

6 specialità da magiare a Milano

Dove mangiare il risotto?

Al civico 6 di via Marcona si trova “Classico Trattoria & Cocktail. Un luogo che subito colpisce per la sua bellezza, per l’ attenzione ai dettagli di arredo dal sapore decò, che rendono onore allo stile liberty del palazzo. E’ un vero e proprio salotto del buon vivere milanese dove assaggiare cucina tipica e contemporanea a partire dal risotto con ossobuco a parte per godere di sapori e consistenze che si mixano alla perfezione ad ogni boccone.




Cotoletta alla milanese

Ecco un altro dei piatti tipici lombardi: la cotoletta milanese. Non è una semplice cotoletta panata e fritta, ma un secondo che deve essere cucinato a regola d’arte.

La cotoletta originale è la costoletta di vitello tagliata spessa con osso, passata nell’uovo e poi nel pangrattato. Infine viene fritta in padella con burro chiarificato (che difficilmente brucia) e non con olio.

Tenete presente, quindi, che quella con carne di pollo è solo una (più famosa) rivisitazione.

A Milano e in tutta la Lombardia sentirai parlare anche di “cotoletta a orecchia di elefante”: è sottile e con impanatura croccante! A voi la scelta.

Dove mangiare la cotoletta ?

Stendhal Milano” è un ristorante che da oltre 20 anni rappresenta per tutti i buon gustai una vera garanzia. Situato nella splendida cornice di Brera, il locale offre la possibilità di scegliere tra la classica cotoletta con l’osso fritta nel burro, o quella ad orecchio d’elefante. Il ristorante è arredato con molta cura e attenzione per i dettagli e durante la bella stagione si può anche mangiare all’aperto.

Mondeghili

Non chiamatele polpette o qualcuno potrebbe soffrirne. I mondeghili si preparano con carne cotta avanzata (solitamente lesso) arricchita con mortadella, prosciutto o fegato. Manco a dirlo, vengono impanati e fritti nel burro.

Nessuno ha la ricetta per eccellenza perché vale il detto “paese che vai, avanzi che trovi”; anche se il termine “mondeghili” sembrerebbe derivare dallo spagnolo albondigas, ovvero polpette.

Come mai il plurale? Difficile fermarsi a una soltanto.

6 specialità da magiare a Milano

Dove mangiare i mondeghili?

Ecco la trattoria verace meneghina, che profuma di fresco e di vivacità. Tovaglie a quadri sì, ma nei colori bianco e castagna, su cui trionfano cestini di pane buono. E poi le porzioni che non deludono, perché La Pesa Trattoria 1902 non ha velleità da nouvelle cousine; qui si celebra la vera cucina milanese dal menu ricco e vario, a partire dai mondeghili eccellenti da accompagnare a una salsina agrodolce.

Michetta

Anzi, per dirla alla milanese, michétta, con la e bella aperta.

E’ il pane simbolo di Milano (specialità a Denominazione Comunale dal 2007) è perfetto per essere riempito, e per anni ha costituito la pausa pranzo-tipo del milanese verace. Vuota, leggera e croccante, la michetta è la “briciolina” (questo il significato letterale dal dialetto) dalla forma a stella con un caratteristico cappello centrale. La storia di questa forma di pane “soffiata” risale al Settecento e al periodo della dominazione austriaca in terra lombarda.

I funzionari asburgici erano abbastanza ligi alle proprie abitudini alimentari e, nonostante avessero la fortuna di trovarsi in Italia, usavano portarsi appresso le loro pietanze preferite.

Tra queste figurava il Keisersemmel, un panino consistente a forma di rosa. I milanesi, che ancora oggi non hanno perso il vizio di farsi trascinare dalla moda del momento, si affrettarono a imitare questo tipo di lavorazione nei propri panifici: tuttavia, a causa dell’umidità, il panino proprio non voleva saperne di rimanere fragrante.

La soluzione? Togliere la mollica. E, con la solita nonchalance, stabilire una piccola icona.

Panettone

Il panetun è il dolce tipico di Milano, non solo sotto il periodo di Natale: c’è chi a ferragosto infatti si diverte a servire questo soffice lievitato.

Il panettone nasce proprio a Milano, con una ricetta tramandata da secoli e secoli, addirittura dai tempi di Ludovico il Moro intorno al 1500.

Leggenda vuole che, proprio in occasione di un banchetto alla corte di Ludovico il Moro, un garzone di nome Tony propose un dolce che aveva preparato con degli avanzi della dispensa al mattino, come alternativa a quello bruciato accidentalmente dal cuoco. Gli invitati furono talmente felici e gradirono così tanto il dolce che, il Pan de Tony, si diffuse in tutta la Lombardia e poi in tutta Italia.

I semplici ingredienti racchiusi in 30 cm di morbidezza (uova, zucchero, farina, uvetta e canditi) e la sua bontà, hanno fatto del panettone un dolce simbolo del Natale in grado di rallegrare tutte le tavole degli italiani e non solo.

6 specialità da magiare a Milano

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Dove mangiare il panettone ?

La storica “Pasticceria Cova“, fondata nel 1817 e situata nella celebre via Montenapoleone 8, sforna questo prodotto di punta tutto l’anno. Ed è per questo che il panettone con la sua eccellenza rientra a pieno titolo in questa lista di specialità da magiare a Milano.

Propone un panettone preparato con ingredienti di prima qualità e con una lunga lievitazione naturale. Tra l’altro il confezionamento è molto elegante e raffinato (anche l’occhio vuole la sua parte).




Barbajada

Concludiamo il nostro lauto viaggio tra specialità da magiare a Milano con la barbajada, il dessert a metà tra una cioccolata calda e un dolce al cucchiaio.

Inventata nel 1778 da Domenico Barbaja, impresario teatrale e fondatore di un famoso Caffè a due passi dalla Scala, la barbajada è stata molto in voga durante la prima metà dell’Ottocento come inzuppo con ricarico dei dolci da mordere.

È costituita da latte, caffè, cioccolato, zucchero e panna, in proporzione più o meno densa. Una botta di energia (e calorie) di cui la Milano bene è andata pazza fino agli anni Trenta del Novecento: oggi è (quasi) introvabile, rimpiazzata dal Bubble Tea o dal caffettone da passeggio made in Seattle.

Dove assaggiare la Barbajada ?

Ad oggi forse, è ancora possibile ordinarla in alcune pasticcerie storiche, come “Sant’Ambroeus” (appena ristrutturato), aperta ancora nel 1936.

Si trova in Corso Matteotti al numero 7, nel palazzo costruito da Emilio Lancia. Gli arredi sono originali, i lampadari di Murano, i divani in pelle, i tavoli di legno.

Tutto trasuda eleganza e prestigio e la loro Barbajada è una delle più buone che abbia mai assaggiato: densa e già zuccherata accompagnata con della pasticceria mignon.

Per concludere

Concludo questo viaggio gastronomico nella gastronomia milanese citiamo le ultime strofe della famosa canzone di Danzi e Bracchi:

Lassa pur ch’el mond el disa, ma a Milan se sta benòn.

On bel piatt de busecca con dent i borlott,

e on òss buss cont intorna el risòtt,

e on litròtt de quel bon cont on bel minestron,

fan content ogni milaneson.” 

risulta così chiaro qual è il vero protagonista della vita a Milano: il cibo. Dopo Expo2015 ancora di più, e dopo il Coronavirus in maniera addirittura nuova.

6 specialità da magiare a Milano

Il post “Le 6 specialità da magiare a Milano” è in collaborazione con Classico Milano e Sant’Ambroeus