Venite a scoprire una Milano inedita, tra vecchie cascine, affascinanti architetture e tesori d’arte nel quartiere Niguarda, un interessante zona della periferia settentrionale di Milano (Municipio 9).

Niguarda è probabilmente il quartiere più milanese di Milano.

E’ dominato dall’enorme ospedale in marmo bianco, uno dei più antichi in Lombardia, inaugurato nel 1939.

Si liberò un giorno prima dal nazifascismo del resto della città, e la memoria partigiana è impressa nel grande murale rosso all’ingresso del quartiere.

E’ praticamente un paese a sé stante, abitato da famiglie di ceto medio e popolare, densissimo di strutture associative e cooperative, esercizi commerciali, bar, enoteche e locali per cibo da asporto.

Osate, con me, un percorso fuori dagli schemi.

Milano inedita; quartiere Niguarda

Villa Clerici

Niguarda si fregia della presenza di splendide tenute: prime tra tutte Villa Clerici (Via Giovanni Terruggia 8-14). Fatta costruire dal proprietario Giorgio Clerici, su progetto di Francesco Croce (già architetto della principale guglia del Duomo di Milano).

Villa Clerici è un meraviglioso esempio di architettura settecentesca nel cuore di Niguarda, assolutamente da visitare. Vi accoglieranno splendidi saloni, in un raffinato equilibrio fra il profumo di nobiltà dell’ambiente e la semplicità delle decorazioni: i colori rilassano, i giardini sono stupendi.

Villa Clerici vi condurrà anche alla scoperta del complesso architettonico e dei suoi parchi. Partendo dagli elementi che hanno caratterizzato il tipico e lussureggiante giardino all’italiana si è giunti all’assetto attuale, con colonnati, platee e quinte sceniche dei teatri (greco e romano) che fanno da sfondo.

L’interno presenta ancora parte della decorazione originaria, anche se ciò che resta è frutto di interventi decorativi effettuati sotto i Melzi e, pertanto, di linee neoclassiche.

Al piano rialzato, infatti, si trovano affreschi dell’ambito di Giuliano Traballesi raffiguranti Il ratto di Ganimede e La giustizia, ma anche monocromi assegnabili alla scuola di Andrea Appiani o di Giocondo Albertolli.

Lo scalone presenta balaustre in pietra viva con telamoni con funzioni di sostegno, particolarmente comuni nell’edilizia civile e residenziale del XVIII secolo. Al piano nobile, invece, nei monocromi e nelle cornici in finte architetture a quadratura intorno alle finestre, abbiamo testimonianze del gusto artistico della fine del Settecento, prima dell’avvento di Napoleone.

Una curiosità, in conclusione: per volere della Compagnia di San Paolo, ancora oggi proprietaria dello stabile, negli anni ’50 è stato creato, nella villa, un piccolo museo di arte sacra contemporanea, che comprende pittura, scultura, ceramiche, terrecotte, mosaici e disegni per vetrate di artisti come Aldo Carpi, Libero Andreotti, Giacomo Manzù e Francesco Messina, solo per citare i più noti.




La via dei locals

Via Ornato, una via a serpentina che percorre tutto il cuore di Niguarda e dove scorre sempre la vita di quartiere e ci sono bar, ristoranti, supermercati e società di mutuo soccorso.

Ma anche nelle vie intorno sono ubicate trattorie popolari con il menù tipico delle classi basse milanesi: insalata di nervetti, trippa in brodo, purè, polpette e l’immancabile cotoletta.

Questo più che altre zone nel quartiere Niguarda mostra una Milano inedita.

Milano inedita quartiere Niguarda

Se siete interessati ai quartieri più particolari di Milano leggete la storia di BICOCCA.

Piazza Belloveso

Un altro luogo storicamente strategico e meritevole di visita è la Chiesa di San Martino in Niguarda, probabilmente edificata nel secolo XII. La piazza della chiesa è intitolata a Belloveso, il principe dei Galli che – secondo il racconto dello storico romano Livio – avrebbe fondato Milano nel 600 a.C. circa, proprio nel punto dove vide una scrofa di cinghiale come quella che figurava nel suo scudo, e le interpretò come segno di una volontà divina e quindi si fermò per fondare Mediolanum, la “Città di Mezzo”.

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Parco Nord

In zona Niguarda si trova il Parco Nord, parco regionale dal 1975.

Questo parco, soprattutto durante il periodo del foliage, lascia a bocca aperta.

La natura nella sua semplicità meraviglia sempre e non è raro domandarsi come, senza il tocco dell’uomo, possano nascere delle piante così particolari.

Parco Nord si trova nella periferia nord di Milano e si estende su una superficie di circa 640 ettari. Confina anche con i Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Cormano, Novate Milanese e Sesto San Giovanni.

Il lago di Niguarda (Bosco di Bruzzano) rende il parco molto rilassante. In questa vasta zona verde sono presenti anche aree picnic, piste per andare in bici e campi sportivi.

Solitamente in estate si organizzano anche dei tour serali per vedere le lucciole.




Cascina California

Molto noto in zona, vicino al Lago di Niguarda si trova il ristorante-trattoria California, avviato all’inizio del secolo scorso, e famoso per il passaggio di Buffalo Bill e della sua compagnia.

Il ritrovo del gusto dei niguardesi Doc: cucina casalinga con piatti senza pretese, ma di prelibata tradizione. Soprattutto ha mantenuto l’idea tradizionale di trattoria nazionalpopolare e dalle porzioni abbondanti e dalla cordialità del personale.

Milano inedita quartiere Niguarda

La storia di Cascina California

La storia racconta che Buffalo Bill venne a MIlano nel 1891 e si esibì, con uno spettacolo che ricostruiva l’epopea western, nella piazza d’armi del Castello Sforzesco.

Tornò poi nel 1906 in occasione dell’Esposizione del Sempione. Ebbene, in una di queste due occasioni un cowboy del suo enturage si innamorò di una ragazza di Niguarda, che, a quel tempo, era un comune autonomo, e decise di fermarsi qui per mettere su famiglia.

Il luogo dove andò ad abitare prese il nome di cascina California e pare che quel cowboy fosse proprio Buffalo Bill.

Feste e vita di quartiere

Tra le manifestazioni più particolarmente seguite, risulta viva e partecipata la cosiddetta Festa di Niguarda, che vede impegnati un po’ tutti i residenti, associazioni, commercianti, soci della Cooperativa, semplici cittadini.

Veramente rinomata è l’annuale sagra, con mercatini e bancarelle di artigianato e gastronomia locale: fanno da cornice una serie di spettacoli.

Teatro della Cooperativa

Niguarda è un quartiere che ha una lunga tradizione associazionistica. Qui si trova, per esempio, il Teatro della Cooperativa: attivo dal 2001, la compagnia che vi ha sede ha avviato un progetto di riqualificazione culturale della periferia attraverso lo sviluppo di un centro di produzione e promozione teatrale.

Oggi si configura come un punto di riferimento per la città e la provincia. Convinti che il teatro debba avere una funzione sociale, le attività del Teatro della Cooperativa si sono caratterizzate per l’attenzione a temi del recupero della memoria storica e della valorizzazione della multiculturalità che contraddistingue la periferia milanese.

Milano inedita quartiere Niguarda

Ciclofficina Unza

In via Bianchi d’Espinosa c’è anche la ciclofficina Unza! che oltre ad assistere nella riparazione delle biciclette, offre brunch, mostra rassegne di film e organizza concerti e biciclettate.

Pietre d’Inciampo in zona Niguarda

Le pietre d’inciampo, sono blocchetti di metallo collocati all’interno del selciato stradale e riportano il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, quando è conosciuta.

Le pietre d’inciampo, ricordo concreto delle deportazioni dell’Olocausto, sono nate da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, e sono collocate in tutti i paesi europei che hanno aderito all’iniziativa.

Al primo posto per numero di pietre d’inciampo troviamo la Germania (8 176 pietre sono state collocate nella sola Berlino). Al secondo si trovano i Paesi Bassi, successivamente Austria, Repubblica Ceca e Italia.

Sono presenti anche nel quartiere Niguarda a due indirizzi; via Grivola 18 e via Terruggia 6 (vicino a Villa Clerici).

Ospedale Maggiore di Niguarda

Nel quartiere sorge anche il celebre Ospedale Maggiore di Niguarda, uno dei più importanti della capitale meneghina e tra i più avanzati dell’intera nazione. È accessibile da Viale Ca’ Granda, ed è oggi sede dell’Università Statale di Milano.

Pochi luoghi di Milano possono vantare un insieme di opere d’arte moderna così come l’Ospedale Niguarda, al punto di essere un sito protetto e tutelato dalle Belle Arti. 

Anche l’arte contemporanea è di casa al Niguarda. L’Ospedale, infatti, è sede del MAPP, Museo d’Arte Paolo Pini, che con le sue Botteghe d’Arte ha trasformato un ospedale psichiatrico in un luogo di incontro.

Infine, tra le mura dell’Ospedale vengono ospitate mostre di artisti contemporanei, promossi eventi culturali, visite guidate e accolte numerose opere e installazioni.

Niguarda Antifascista

Nel 2014 un gruppo di artisti ha realizzato il grande murale dal titolo “Niguarda antifascista”, che campeggia su via Ettore Majorana, all’ingresso del quartiere.

Giovani writer separati dai partigiani da due o anche tre generazioni ne celebrano la vita e la morte e ne condividono quegli ideali di libertà che spinsero uomini e donne a sacrificare la propria vita negli anni Quaranta.

Milano inedita quartiere Niguarda

“C’è ancora molta passione”, racconta Eras, ventisei anni, uno degli artisti del collettivo Volks Writerz, che ha realizzato il murale. “Le storie dei partigiani di Niguarda le abbiamo sentite raccontare dai nostri nonni o padri. Molti di loro erano vivi fino a pochi anni fa.”

Insomma, la Resistenza a Niguarda è Storia che viene vissuta ancora oggi

Basta girare per le strade e alzare un po’ il naso per scoprire lapidi a ogni angolo, ben tenute, con corone o fiori freschi, che ricordano la lotta e il sacrificio di tanti giovani per la democrazia. La sezione Anpi Martiri niguardesi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) organizza visite guidate alle lapidi “per ricordare chi siamo”.




OrtoComune

L’OrtoComune rappresenta un’area di 5000 metri quadrati, un tempo fortemente degradata, riqualificata dal Parco Nord, tramite un progetto partecipativo che coinvolge direttamente i cittadini nella realizzazione di un grande orto-giardino comunitario.

Lo scopo è quello di creare coesione sociale in un quartiere di periferia, intorno al tema dell’agricoltura urbana sostenibile e della produzione di cibo locale di qualità.

Potete ascoltare la storia dell’OrtoComune Niguarda nel podcast BUONGIORNO MILANO del sindaco Beppe Sala.

Nel tempo, grazie al lavoro dei volontari dell’Associazione “OrtoComune Niguarda”, è diventato un modello di convivenza interculturale e intergenerazionale, all’interno di un contesto naturale quale è il Parco Nord, che garantisce salubrità e valenza paesaggistica.

Cittadella degli artisti

La Cittadella degli Archivi di Milano, sull’onda di importanti precedenti come l’Ippodromo di San Siro, la Torre Branca o, ancora, il progetto dell’Amministrazione “100 muri per gli artisti”, ha inaugurato nel luglio 2017 il progetto La Cittadella dell’Arte, a cura di Rossella Farinotti.

Irene Balia, Thomas Berra, Linda Carrara, Anna Caruso, Bruno Marrapodi, Isabella Nazzarri, Michael Rotondi e Giulio Zanet – 8 artisti che vivono e lavorano a Milano – sono stati invitati, con la supervisione di Francesco Martelli, a interpretare degli argomenti racchiusi da preziose documentazioni all’interno dell’Archivio.

Le opere

Ogni artista, in dialogo con il curatore e la Cittadella stessa, ha attuato un processo di decorazione delle mura esterne della sede di via Gregorovious attraverso la pittura. Tutti artisti visivi e pittori, non legati alla street art, gli 8 raccontano, attraverso una scala cromatica dettata dal luogo, parte della storia di Milano custodita negli archivi:

  • Giuseppe Verdi, che viene immortalato attraverso la sua stanza al Grand Hotel De Milan;
  • la spedizione italiana sulla catena del Karakorum del 1929;
  • la donazione di Gian Galeazzo Visconti alla Veneranda Fabbrica del Duomo;
  • Anna Kuliscioff narrata attraverso le sue battaglie in difesa delle donne durante il biennio rosso;
  • il Gonfalone di Sant’Ambrogio, patrono della città;
  • i registri della razza ebraica del 1938;
  • il boom economico con l’Astro/grattacielo Pirelli da un disegno di Gio’ Ponti;
  • i grandi sindaci partigiani di Milano Greppi e Aniasi;
  • l’acquisto della Pietà Rondanini;
  • la vendita della Linea Unica della continuità nello spazio di Boccioni da parte di F. T. Marinetti.

All’interno delle mura della Cittadella è presente anche un intervento speciale di Ivan il Poeta che, attraverso il suo stile inconfondibile con lettere antiche, riprende una alcune carte d’archivio.

La Cittadella degli archivi diviene un incubatore creativo: un Museo esterno che comunica alla città i contenuti dell’Archivio Civico.

Ecco perché il “dentro” e il “fuori” coincidono: Milano ha tante storie da raccontare e la Cittadella parte dal suo esterno, il primo impatto con il cittadino.

Dove fare colazione a Niguarda

  • Artis Gelateria è la prima Gelateria Sociale di Milano. Anche caffetteria e bistrò. Artis è una gelateria-caffè letterario dove la passione per la qualità e la ricerca dei prodotti migliori sono curati con attenzione. Dove l’artigianalità è un valore che dà anima e sapore autentico a tutto quello che viene fatto dalla colazione all’aperitivo. Artis vuole fare impresa offrendo un’occasione di riscatto e di integrazione per quelle persone che il mercato del lavoro ha lasciato “indietro”. 
  • Il Panificio Cella è un punto di riferimento storico per i milanesi, una tradizione che dura da quasi un secolo e che da oltre cinquant’anni vive una continua crescita e tanta innovazione.
    Da assaggiare i prodotti di pasticceria, panetteria e anche la pasta fresca, così come fanno gli abitanti di Niguarda la domenica.

Come arrivare al quartiere Niguarda

Niguarda non è servita da proprie linee metropolitane o ferroviarie.

Tuttavia, poco distante, si trovano nell’attiguo quartiere di Bicocca le stazioni Ponale e Bignami, della linea M5 della metropolitana. Inoltre la zona è servita da molti autobus.

Aiutatevi con la MAPPA per seguire l’itinerario. 

La visita al quartiere di Niguarda è un’occasione per attraversare la storia politica, sociale e culturale di un’importante zona inedita di Milano e per ripercorrerne le trasformazioni economiche e urbanistiche di una città, che dal centro alle periferie, è in continua evoluzione.