“Forse mai l’arte architettonica ha raggiunto un tal grado di magnificenza” (J. W. Goethe)

Arrivare ad Abano Terme con la pioggia e il cielo scuro é come entrare in uno di quei film in bianco e nero pieni di fascino retró ed è il punto di partenza per vivere l’itinerario tra le ville palladiane.

Gli hotel di Abano e il paese hanno ancora l’aspetto magnifico che richiama gli anni sessanta e il glamour di quel periodo. Almeno per me la sensazione è stata proprio questa e mi ha aiutato a vivere un fine settimana in Veneto fatto di arte, natura, terme, buon cibo e ottimo vino, come un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo.

Quindi in una sorta di ritorno al passato ho potuto visitare, con spirito nuovo, alcune delle ville palladiane che si trovano nelle province di Vicenza e Treviso.




Itinerario tra le ville palladiane: alcune caratteristiche

Insieme alla città di Vicenza, le 24 ville palladiane sono state inserite, tra il 1994 e il 1996, nella lista Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Le ville palladiane si distinguono dalle ville romane e dalle ville medicee toscane: non erano destinate unicamente allo svago dei proprietari, ma erano complessi produttivi.

Circondate da vaste estensioni di campi coltivati e vigneti, comprendevano magazzini, stalle e depositi per il lavoro agricolo.

Di norma presentano ali laterali, le barchesse, destinate a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo razionalmente lo spazio del corpo centrale, destinato ai proprietari, da quello dei lavoratori, in modo da non sovrapporre le diverse attività.

Il corpo centrale è a sua volta suddiviso in senso verticale, dove ogni piano assolve a funzioni diverse.

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Villa Barbaro

A Maser (TV) si trova Villa Barbaro dove il genio architettonico di Palladio si incontra e dialoga con quello pittorico di Veronese. Ho potuto camminare in una villa magnifica, ben tenuta, dove gli occhi hanno timore di perdersi qualche dettaglio: dallo scintillio dei pavimenti alla profondità del portico, alle prospettive degli affreschi ai personaggi che popolano le pareti.

Villa Sandi

Villa Sandi, sulle colline trevigiane del Montello, invece é sede di una rinomata cantina che produce soprattutto prosecco e la cui architettura é di chiara ispirazione palladiana, arricchita all’interno da stucchi e bassorilievi e all’esterno da una notevole raccolta di statue che ingentiliscono il parco.

Ció che colpisce di più sono le gallerie con le grandi botti o i cunicoli con i suggestivi “muri di bottiglie”. Molti di questi poi sono legati alla Grande Guerra e all’epoca servivano come vie segrete di collegamento tra la Villa, presidio militare, e il fronte del Piave che era poco distante.

Non lasciatevi sfuggire una degustazione e un brindisi ad una commistione così ben riuscita tra arte ed eccellenza vinicola.




Villa Valmarana ai Nani

Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, nota per i meravigliosi affreschi dei Tiepolo.

Le pitture dei saloni mi hanno riempito di meraviglia, per una letterata come me, poter vedere le storie epiche narrate sulle sulle pareti é stato un emozionante colpo d’occhio. Immaginate di percorrere i grandi saloni e incontrare Enea e Didone, il pelide Achille, Orlando, Angelica, Medoro e Rinaldo con la sua Armida. Saranno questi personaggi, quasi, a farvi da guida tra gli arredi e i ricordi della famiglia dei proprietari. Pezzi di vita vissuta sono così immersi nelle storie di gesta eroiche.

Fuori invece ci sono le statue di alcuni nani, da qui il nomignolo della Villa. Lungo il viale che conduce alla residenza si vedono già da lontano, situate sul muro di cinta, le numerose figure dei nani. Sono tutti diversi e tutti con espressioni diverse, da quelli simpatici e ridanciani a quelli seriosi e arcigni.

La Rotonda

Poco distante, su una collinetta, si trova, invece, Villa Capra detta “La Rotonda”, una delle massime espressioni del Palladio: un capolavoro architettonico immerso in un campo fiorito, circondato da alberi da frutto e da un delizioso silenzio intervallato solo dagli “ohhh” di meraviglia.

In realtà, come per tutte le ville, prende il nome dal committente. In questo caso, fu il monsignor Almerico Capra, che affidò la costruzione di questa villa-tempio al Palladio nel 1566.

Una facciata identica si ripete sui quattro lati di questa villa, in una simmetria perfetta che dona incredibile fascino alla costruzione. La villa si erge dall’alto di un leggero altipiano vicino Vicenza, a dominare un ampio tratto della campagna veneta sottostante.

Solitamente, gli spazi interni sono visitabili solo due giorni a settimana, e da marzo a novembre. Per cui, sempre meglio informarsi.

Villa Trissino Marzotto 

Villa Trissino Marzotto nel vicentino infine é stracolma di meraviglie naturali e artistiche.

I Trissino, antica famiglia nobiliare, per secoli sono stati i possessori della Villa che dopo un periodo di abbandono é stata riportata all’antico splendore da Giannino Marzotto, noto pilota vincitore tra l’altro delle Mille miglia.

La residenza centrale è immersa in un grande parco e al suo interno contiene molti “capitoli” della storia dell’arte italiana da Raffaello, artefice dei disegni degli arazzi esposti al piano terra, fino ad alcuni quadri della scuola dei Macchiaioli, tra cui “Il muro bianco” di Giovanni Fattori.

Se potete, poi, chiedete una visita particolare anche nelle cantine, nelle cucine e nei luoghi che normalmente non vengono visitati avrete modo di vedere come erano gli ambienti dei nobili e quelli dei lavoranti. Sarà un po’ come entrare nel set di Downton Abbey.

Un’attività particolare da fare tra le ville palladiane

itinerario tra le ville palladiane

Y-40 è la Piscina Termale più profonda del mondo. Si trova in zona collinare vicino Abano Terme, a Padova, ed è facilmente raggiungibile dall’autostrada. L’acqua termale é a 32-34 gradi ed é pensata per immersioni in apnea o in subacquea.

L’entusiasmo di un bambino è quello che ti pervade quando osservi, dal tunnel situato diversi metri sotto la superficie, i sub o gli apneisti librarsi nell’acqua. Sembrerà di ammirare un acquario, non popolato di pesci esotici, ma di persone, finché tra quelle persone non finirete anche voi. La struttura infatti offre la possibilità di fare brevi corsi per preparare alla prima immersione, in tutta sicurezza e con grande emozione.




Dove dormire per seguire l’itinerario tra le ville palladiane

Io ho fissato il mio “quartiere generale” a Abano Terme ed ho scelto l’Hotel President. Mi sono lasciata conquistare dal lusso.

L’ingresso è ampio, spazioso, caldo ed accogliente, un po’ ancien se volete, ma ugualmente bello e particolare. 

L’offerta culinaria è curata con un menù di grande scelta e servizio ai tavoli cortese ed efficiente. 

Poi dalle 7:30 alle 19:00 gli ospiti possono usufruire, oltre i vari pacchetti benessere e salute, di due grandi piscine termali, una al coperto e una all’aperto.

Vi consiglio di andarci al mattino presto: nuotare tra i leggeri fumi dell’acqua calda, coccolati dai raggi del sole é un’esperienza che ognuno si deve concedere.

Il post “Itinerario tra le ville palladiane” fa parte del progetto di promozione territoriale #ripartiAMOitalia