MUMAC, museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali, è un luogo unico che racconta oltre 100 anni di storia, tecnologia, design e stile italiano di un intero settore, è uno spazio per la formazione e la diffusione della cultura del caffè espresso ed è centro di una raccolta del sapere inerente il mondo del caffè.
Seguitemi alla scoperta di questo museo industriale che pochi conoscono.
Quando il caffè diventa cultura: perché visitare il MUMAC a Binasco
Se siete appassionati di caffè come me, sapete bene che una buona colazione non è solo un pasto: è un rituale. Un momento intimo, fatto di aromi, attese e piccoli gesti. Ma avete mai pensato a tutto quello che c’è dietro quella tazzina fumante che amate tanto? Io me lo sono chiesta e mi sono messa in viaggio verso Binasco, a pochi chilometri da Milano, per visitare il MUMAC – Museo della Macchina per Caffè Espresso, un luogo dove il caffè si racconta attraverso design, storia e passione italiana.
Già dall’esterno, il museo mi ha colpito: una facciata moderna color rosso Cimbali, simbolo dell’identità dell’azienda, ci accoglie in un ex magazzino riconvertito in spazio museale. L’emozione è salita ancora prima di varcare la soglia. E una volta dentro, il profumo (sì, c’è davvero un aroma sottile di caffè nell’aria) ha fatto il resto. Se siete anche voi di quelli che non iniziano la giornata senza un espresso, preparatevi a un vero viaggio nel tempo.
Dalle prime macchine a leva alla tecnologia moderna
Il percorso all’interno del museo è suddiviso in sei sale tematiche, ognuna dedicata a un’epoca della storia del caffè espresso. Si parte dagli albori, dai primi modelli a leva dei primi del Novecento, e vi assicuro che vederli dal vivo ha qualcosa di magico. Pezzi rari, restaurati con cura, che raccontano non solo l’evoluzione di una macchina, ma anche quella della società e dei nostri riti quotidiani.
Ho scoperto come l’invenzione dell’espresso non sia stata solo una rivoluzione tecnologica, ma anche culturale: ha cambiato il modo di vivere il bar, ha reso il caffè accessibile, veloce, democratico. Le macchine esposte non sono solo strumenti, ma oggetti di design, firmati da grandi nomi come Achille Castiglioni, Ettore Sottsass e Giugiaro Design. È stato emozionante riconoscere modelli iconici che avevamo visto solo nei libri o nei vecchi film.
Ecco cosa vedrete nello specifico, infatti Nonostante l’uniformità stilistica del bianco delle pareti, con l’illuminazione a lucernari che contrastano con il color caffè del pavimento, il passaggio tra gli ambienti avviene con decisione, catapultando il visitatore di decennio in decennio con diversi effetti sorpresa. MUMAC, infatti, non si limita ad esporre le macchine, ma riproduce in ogni sala le atmosfere tipiche del periodo preso in analisi con arredi tipici, musiche in sottofondo e grafiche evocative dell’epoca.
1. Gli Albori (1900-1920)
In questa sala, abbiamo scoperto le prime macchine per caffè espresso, caratterizzate da design imponenti e funzionamento a vapore. Questi modelli pionieristici rappresentano l’inizio di un’era, quando il caffè iniziava a diventare una bevanda popolare nei caffè europei.
2. L’Epoca Razionalista (1920-1940)
Qui, le macchine riflettono l’influenza del movimento razionalista, con linee pulite e funzionalità migliorate. Abbiamo osservato come il design iniziava a fondersi con l’efficienza, segnando un passo avanti nell’estetica e nella praticità delle macchine.
3. L’Invenzione della Leva (1940-1960)
Questa sala celebra l’introduzione della leva, una rivoluzione che ha permesso di ottenere un espresso con crema, migliorando significativamente la qualità della bevanda. Le macchine esposte mostrano innovazioni tecniche che hanno definito lo standard dell’espresso moderno.
4. Sotto le Bandiere del Design (1960-1980)
In questo periodo, il design italiano ha avuto un ruolo predominante. Abbiamo ammirato macchine progettate da rinomati designer come Achille Castiglioni ed Ettore Sottsass, che hanno trasformato le macchine per caffè in vere e proprie opere d’arte.
5. La Dimensione Internazionale (1980-2000)
Questa sala evidenzia l’espansione globale del caffè espresso. Le macchine diventano più compatte e tecnologicamente avanzate, rispecchiando le esigenze di un mercato internazionale in crescita.
6. Il Nuovo Millennio (2000-oggi)
L’ultima sala presenta le innovazioni più recenti, con macchine dotate di tecnologie digitali e sostenibili. Abbiamo visto come l’industria continua a evolversi, mantenendo l’equilibrio tra tradizione e innovazione.
Ogni sala del MUMAC offre un’esperienza immersiva, permettendoci di comprendere non solo l’evoluzione delle macchine per caffè, ma anche il loro impatto sulla cultura e sullo stile di vita italiani. Un viaggio affascinante che consigliamo a tutti gli amanti del caffè e del design.
Un museo che parla a tutti i sensi
Una delle cose che ho apprezzato di più del MUMAC è la sua capacità di parlare non solo agli esperti, ma anche ai semplici curiosi. Ogni sezione è accompagnata da contenuti esplicativi, luci suggestive, suoni e ambientazioni immersive. In una sala, ad esempio, potete ascoltare il suono della macchina in funzione negli anni ’50, mentre in un’altra potete “toccare con mano” materiali e componenti.
E poi c’è la MUMAC Academy, uno spazio dedicato alla formazione professionale, ma anche ai workshop aperti al pubblico. Se siete curiosi di capire come si fa un espresso perfetto o volete imparare l’arte del cappuccino, tenete d’occhio gli eventi in calendario.
Info utili e perché non potete perdervelo
Il MUMAC si trova a Binasco, a soli 20 minuti da Milano. Si raggiunge facilmente in auto.
L’ingresso è gratuito, ma è necessario prenotare in anticipo la visita sul sito ufficialewww.mumac.it. Le visite sono guidate e durano circa un’ora e mezza: il tempo giusto per immergersi senza fretta in questo mondo affascinante.
Vi consigliamo di arrivare con un po’ di anticipo e, se potete, fermarvi nella caffetteria adiacente per gustare un espresso fatto a regola d’arte. È il modo perfetto per concludere l’esperienza con il gusto pieno del caffè italiano.
In sintesi, il MUMAC non è solo un museo per appassionati: è un luogo capace di raccontare l’identità italiana attraverso uno degli oggetti più iconici delle nostre giornate. Se anche per voi il caffè è molto più che una bevanda, questo viaggio vi resterà nel cuore.
Se siete affascinati da altri musei aziendali vi consiglio di visitare la FONDAZIONE PIRELLI.
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