Se cercate le informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo siete nel posto giusto.

Infatti in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia Laziale si trova il Sacro Bosco di Bomarzo, meglio conosciuto come Parco dei Mostri: un autentico tesoro nascosto tutto da scoprire! In questo articolo troverete tutte le informazioni utili per visitare il Parco: orari di ingresso, prezzi, come arrivare e cosa vedere.

È un bosco incantato e una delle creazioni più enigmatiche del Rinascimento, ideata 500 anni fa. Un intreccio indissolubile tra arte e natura, architettura, letteratura e mistero.




Parco dei Mostri di Bomarzo: viaggio tra meraviglia e mistero

Draghi e sirene. Animali esotici, figure mitologiche, creature inquietanti. E poi motti, enigmi e iscrizioni che interrogano i visitatori, e improbabili architetture create per spiazzare e disorientare, così come le sculture in basalto che esasperano il gusto manierista per il bizzarro e ignorano volutamente proporzioni e prospettive.

È questo il mondo onirico che si scopre camminando nella natura lussureggiante del Parco di Bomarzo, un bosco grande 30.000 metri, dove tutto sembra orchestrato per stupire e meravigliare, come annunciano le due Sfingi che accolgono i visitatori all’ingresso.

Con la sua ricchezza di riferimenti letterari, culturali e significati nascosti tra figure e scritte, il Parco resta ancora oggi un enigma per gli studiosi.

Il mistero del parco di Bomarzo

Tra studiosi, artisti ed intellettuali di ogni epoca, sono stati in molti ad interrogarsi sulle reali intenzioni del Principe Orsini e sui significati nascosti disseminati nel parco.

Le sue attrazioni, infatti, sono cariche di simbolismi, con continui riferimenti e rimandi alla mitologia ed al mondo del fantastico. Qui il visitatore viene condotto attraverso un percorso fatto di grandi statue, edifici surreali, iscrizioni ed indovinelli che lo sorprendono e lo disorientano continuamente.

Non a caso il parco è chiamato anche Bosco Sacro o Bosco Iniziatico ed è molto probabile che l’intenzione fosse proprio quella di creare una sorta di percorso iniziatico, dove riprendendo le parole del Principe stesso fosse possibile “sfogare il core“, ma anche stupire gli occhi degli ospiti.

Richiami mitologici ed enigmi

Un regno di sogno, in cui stimolare l’intelligenza e la cultura del visitatore, grazie ad un continuo gioco di richiami mitologici ed enigmi, tra statue di sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, maschere, falsi sepolcri e giochi illusionistici.

“Voi che entrate qui, considerate ciò che vedete e poi ditemi se tante meraviglie sono fatte per l’inganno o per l’arte”.

Al di là di quelle che fossero le reali intenzioni del Principe Orsini, certo è che l’intero complesso è una grande celebrazione d’amore rivolta alla moglie Giulia Farnese. A lei, infatti, è dedicato il Tempietto, che si incontra su una piccola altura circondato da un ampio spiazzo verde dove potete anche fermarvi per una pausa pic-nic.

Informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo

Dopo la morte del Principe, gli eredi abbandonarono il parco, e solo dopo 400 anni, la famiglia Bettini, recuperò con restauri e lavori quello che oggi possiamo ammirare. Per questo motivo, all’interno del Tempio, si trova anche una lapide dedicata a Tina Severi Bettini.




Questo parco delle meraviglie venne riscoperto e rivalutato nel tempo anche grazie all’interessamento di molti artisti, tra cui Salvador Dalì. Il pittore surrealista rimase talmente colpito dalla visita al parco che vi trovò ispirazione per una delle sue opere: il visionario Le Tentazioni di Sant’Antonio.

“Voi che entrate qui, considerate ciò che vedete e poi ditemi se tante meraviglie sono fatte per l’inganno o per l’arte”

Recita l’iscrizione posta su una delle due sfingi all’ingresso del parco.

Visitare il parco di Bomarzo

Varcata la soglia di ingresso e superate le due sfingi, una delle prime grandi opere che incontrerete è la colossale testa di un mostro marino: si tratta di Proteo-Glauco, il pescatore divenuto dio marino dopo aver mangiato un’erba magica.

Più avanti vi troverete di fronte ad una scena che raffigura una lotta tra giganti: si tratta della statua di Ercole e Caco. Ercole, l’eroe mitologico uccide squartando a mani nude Caco, il figlio del dio Vulcano.

E siamo solo all’inizio! Le opere contenute all’interno del parco sono davvero moltissime. Dopo aver acquistato il vostro biglietto vi verrà consegnata una mappa sulla quale sono segnati ben 36 punti di interesse. Il mio consiglio è di seguirla alla lettera punto dopo punto così da non perdere nessuna delle meraviglie.

Tra le più suggestive ed importanti che incontrerete ci sono senz’altro i gruppi scultorei della Tartaruga e del Pegaso Alato, ma anche l’Elefante e la statua del dio Nettuno.

Informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo

Altre stravaganze

Ma le stravaganze non finiscono qui! Proseguendo nel vostro percorso incontrerete un edificio davvero singolare. Si tratta della Casa Pendente, una abitazione costruita sopra un masso inclinato e visitabile grazie ad un piccolo ponte che la collega con il muro esterno.

Entrateci pure ma fate attenzione…non appena varcata la soglia la prospettiva ingannerà i vostri occhi fino a perdere l’equilibrio. Un’esperienza sensoriale decisamente spiazzante.

Sulla bocca dell’Orco la scritta “Lasciate ogni pensiero voi che entrate” vi invita ad abbandonare le vostre certezze razionali per ricongiungervi con la vostra parte più istintiva ed autentica al fine di ritrovare infine voi stessi.

E’ forse questo il senso del messaggio che il Principe Orsini voleva comunicare ai suoi ospiti?

Proseguendo ancora incontrerete un ampio spazio delimitato da Pigne e Ghiande decorative con due Orsi araldici sul fondo: quello di sinistra porta lo stemma della casata mentre quello di destra la rosa romana.

Dal lato opposto si trova il gruppo di Echidna, i Leoni e la Furia, ovvero due mitiche figure mezze donne e mezze serpente con al centro due leoni.




Le attrazioni di questo fantastico parco delle meraviglie non terminano qui. Il resto ve lo lascio scoprire di persona sperando di avervi almeno invogliato a visitarlo. Sono sicura che vivrete una bellissima esperienza in questo magico giardino, di cui non esistono eguali al mondo e che possiate giovare di queste informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo.

Molti dei giardini all’italiana del Rinascimento prendono spunto da un libro intitolato “Hypnerotomachia Poliphili“, un testo che racconta il sogno di Polifilo (Colui che ama la Moltitudine) alla ricerca di Polia (la Moltitudine), la sua amata, in un contesto quasi fantastico tra draghi, lupi e figure mitiche. Il libro è arricchito da 196 xilografie (disegni) rappresentanti i luoghi visitati da Polifilo ed è proprio da questi che nascerà l’idea di giardino rinascimentale come luogo dell’anima.

Informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo

Visitare il Parco con i bambini

Il modo migliore per visitare il Parco dei Mostri di Bomarzo con i bambini è quello di lasciarli liberi di esplorare e lasciarsi stupire, un po’ come lo stesso Orsini avrebbe in fondo desiderato. Quindi, anche se armati di mappa che vi consegneranno all’ingresso, create il vostro percorso in base alle emozioni, e lasciatevi guidare dalle favole che verranno in mente ai bambini.

La visita si trasformerà davvero in un’avventura leggendaria, dove mostri, draghi, personaggi mitologici e animali esotici sbucheranno all’improvviso da dietro gli alberi, alternati a grotte, fontane e persino una “impossibile” casa pendente.

Con i bambini piccoli, che ancora hanno bisogno del passeggino, occorre avere un po’ di pazienza e seguire qualche accortezza.

Spesso si legge sul web che sarebbe meglio lasciare il passeggino all’ingresso perché alcune aree sono difficili da raggiungere. Il mio consiglio, seguendo anche ciò che ho visto fare ad altri viaggiatori è quello di usarlo nei sentieri più grandi e poi lasciarlo – anche incustodito – ai margini delle scale e proseguire con i bambini in braccio. E’ “un sistema” che per noi è stato provvidenziale e ha permesso ai noi adulti e alla nostra bambina di godere del parco nella migliore delle maniere.

Informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo

Sacro Bosco di Bomarzo

Telefono/fax: +39 0761 924029

Orari

Il parco è aperto tutti i giorni con orario continuato:

08:30 – 19:00 (dal 01/04 al 31/10)

08:30 al tramonto (dal 01/11 al 31/03)

Prezzi

Biglietti Individuali:

Intero: € 13,00

Ridotto: € 8,00 (per bambini da 4 a 13 anni)

Ingresso gratuito per diversamente abili

*Non è richiesta la prenotazione

Vi consiglio prima della visita di verificare il sito del parco per eventuali aggiornamenti e/o modifiche agli orari e prezzi che ti ho indicato sopra.

La permanenza media per la visita del parco è di circa un’ora e mezza, ma può aumentare se come molti viaggiatori, decidete di raggiungerlo e fermarvi anche per un picnic nel grande parco tra la biglietteria e l’ingresso all’area con le statue. O per provare “La Locanda del Mostro”.

La Locanda del Mostro

Il locale è immerso nella natura e nell’ambiente unico del Parco dei Mostri. Il servizio è molto cordiale, il cibo preparato con competenza – i piatti di carne sono superlativi – e carta dei vini è splendida. Una menzione particolare al proprietario che da padrone di casa encomiabile sa mettere a proprio agio gli ospiti.

Come arrivare

Il Parco dei Mostri Bomarzo si trova in provincia di Viterbo nell’omonima località di Bomarzo. E’ preferibile raggiungerlo con l’automobile prendendo l’autostrada del Sole A1. Per chi viene da sud basta prendere l’uscita di Orte mentre per chi viene da nord il riferimento è l’uscita di Attigliano. In entrambi i casi per raggiungere il parco vi basterà seguire le indicazioni locali.

Mezzi Pubblici

Bomarzo risulta difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ma se proprio volete tentare, da Roma potete scendere alla fermata Orte Scalo (Linea FL1) o Viterbo (Linea FL3) e proseguire in direzione Bomarzo con uno degli autobus COTRAL. Per gli orari consultate il sito ufficiale.

Informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo

Il post “Informazioni utili per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo” è in collaborazione con Il Parco dei Mostri per il progetto #ripartiAMOitalia