Nel cuore di Milano, tra profumi di spezie e botti centenarie, esiste un luogo che racconta una delle storie industriali più affascinanti d’Italia: la Collezione Branca.
Non è solo un museo, ma un viaggio dentro la cultura del bere responsabile, della comunicazione creativa e del patrimonio imprenditoriale italiano.
Nato nel 1845 con la creazione dell’amaro Fernet-Branca, il marchio Branca ha saputo costruire un’identità iconica anche grazie alla sua visione pubblicitaria all’avanguardia.
Ancora oggi, visitare questo spazio significa tuffarsi in un mondo fatto di arte, alambicchi, manifesti illustrati e racconti di famiglia. È un’esperienza multisensoriale che vi conquisterà, sorso dopo sorso.
La storia e la pubblicità: l’aquila che vola nel tempo
La Fratelli Branca Distillerie non ha mai smesso di raccontarsi con creatività. Fin dal primo annuncio pubblicitario del 1865 fino alla celebre aquila che afferra una bottiglia – disegnata nel 1895 da Metlicovitz – Branca ha saputo unire tradizione e modernità. La Collezione custodisce un’incredibile varietà di materiali d’epoca: manifesti, calendari, bozzetti originali, spot televisivi (tra cui i famosi Caroselli firmati da Fusako Yusaki) e gadget che hanno segnato l’immaginario italiano. Un percorso visivo che affascina anche chi non ha mai assaggiato un sorso di Fernet.
Tutti ci ricordiamo di aver visto almeno una volta in TV o su qualche rivista il claim “brrr Branca Menta”.
La visita: alla scoperta del cuore della distilleria
Ogni passo nella Collezione Branca è un’immersione nella storia.
La Collezione Branca non è soltanto una narrazione museale dell’identità aziendale, ma un vero e proprio spazio in cui ogni oggetto racconta una doppia verità: da un lato, è memoria concreta di un sistema produttivo e organizzativo; dall’altro, è espressione dell’evoluzione della comunicazione d’impresa. Ospitata all’interno dello storico stabilimento milanese, la Collezione si estende per oltre 1000 metri quadrati ed è il risultato di un lavoro collettivo durato più di dieci anni, che ha coinvolto attivamente tutto il personale dell’azienda. Dalla selezione degli archivi al restauro dei reperti – spesso curato dagli stessi operai – fino alla curatissima esposizione finale, ogni fase ha visto una partecipazione diretta e appassionata.
Fin dall’ingresso, il percorso è avvolto dal profumo inconfondibile del Fernet-Branca e inizia con ritratti e opere dedicate ai fondatori. Un lungo corridoio accompagna il visitatore attraverso una ricostruzione parziale ma suggestiva del processo produttivo avviato nel 1845. Per illustrare le diverse aree operative, sono stati ricreati ambienti emblematici come un’affascinante erboristeria, un laboratorio chimico dedicato al controllo qualità, la falegnameria interna e un ufficio d’epoca. Alle pareti si susseguono preziosi calendari d’epoca (dal 1886 al 1913) e manifesti pubblicitari firmati da grandi nomi come Metlicovitz, Cappiello, Jean d’Ylen, Mauzan e Codognato, testimoni di quanto Branca abbia da sempre puntato su un’immagine aziendale distintiva e all’avanguardia.
Su alcuni tavoli, spiccano bottiglie storiche di oltre sessant’anni, inclusa una delle primissime prodotte.
Nella sezione dedicata alla comunicazione si trovano bozzetti originali delle campagne pubblicitarie degli anni ’60 e ’70, e si possono rivedere i celebri Caroselli televisivi, veri gioielli di creatività. Tutti questi materiali raccontano non solo la storia dell’azienda, ma anche i valori e la visione che l’hanno guidata e che continuano ancora oggi a ispirare Branca nella sua evoluzione.
Marketing e realtà industriale
Si ha la possibilità di ripercorrere la storia di una realtà industriale ma anche di un’epoca, attraverso una comunicazione d’avanguardia: dipinti, documenti, disegni, bozzetti, ricostruzioni di ambienti, oggetti, fotografie si susseguono affiancandosi a una ricca e curiosa vetrina di merchandising – dai portacenere ai bicchieri d’assaggio, dalle piccole valigie usate come confezioni regalo alle bottiglie storiche – per continuare con calendari, manifesti e pubblicità.
I visitatori sono accompagnati da guide appassionate che svelano aneddoti di famiglia e curiosità sul mondo Branca. L’intero complesso industriale è ancora attivo e si percepisce ovunque quell’equilibrio perfetto tra heritage e innovazione che rende l’esperienza autentica e affascinante.
Le cantine: dove il tempo riposa in botti secolari
La vera magia avviene sottoterra, nelle cantine dove riposano circa 500 botti di rovere, in un silenzio profumato di erbe e storia.
La protagonista è la “Botte Madre”, attiva dal 1913, che non è mai stata svuotata e da cui si genera ogni nuova Grappa Stravecchio.
Camminando in questi spazi si respira il tempo, si tocca con mano la lentezza e il rispetto per il prodotto, elementi che fanno della produzione Branca un rito, più che un processo industriale.
Un aperitivo che diventa esperienza
E poi c’è il modo migliore per chiudere questa avventura: l’esperienza guidata su Comehome da Elena, Milano sguardi inediti, e Desiree, Milano per me, termina con uno speciale aperitivo.
Le due organizzatrici d’eccezione accolgono gli ospiti e accompagnano durante la visita per poi concludere il tour con un aperitivo unico, tutto a base di prodotti Branca.
Un momento fatto di Fernet-Branca servito in cocktail originali, Brancamenta ghiacciato, vermouth pregiato e stuzzichini accompagnati da una narrazione, da parte di un bartender, che mescola gusto e storia. Un momento conviviale e autentico che porta con sé sorrisi, calici e nuove connessioni.
Curiosità Branca: tra ricette segrete e passione mondiale
Forse non tutti sanno che il Fernet-Branca è amatissimo in Argentina, tanto da essere considerato quasi una bevanda nazionale, spesso miscelata con la cola. Un successo incredibile che ha fatto di Buenos Aires la seconda casa dell’amaro italiano.
E la magia del Fernet? Sta nella sua ricetta segreta: un mix di 27 erbe, spezie e radici provenienti da tutto il mondo, tra cui mirra, rabarbaro, camomilla, aloe e zafferano. Di queste, ben cinque vengono miscelate personalmente da membri della famiglia Branca, in un processo custodito da generazioni come un rituale sacro. Una miscela che non è solo gusto, ma cultura liquida.
Se siete a Milano e cercate un’esperienza diversa, culturale, multisensoriale e… sorprendentemente saporita, la Collezione Branca vi aspetta. Prenotate, respirate, degustate. E lasciatevi guidare dal volo dell’aquila.
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